Inter-Napoli: l’analisi…sorridente, ma non troppo!

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Inter-Napoli

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Inter-Napoli…
Dopo la sconfitta della settimana scorsa che ha portato sconforto e musi così lunghi che non si vedevano da quando il PD vinse le elezioni, arriviamo a San Siro sponda Inter, squadra tanto strana quanto altalenante.
Nel senso che a volte sembra essere imbattibile come Tyson altre volte invece sembra il rag. Fantozzi nella partita scapoli/ammogliati.
Con la speranza di incontrarla in una serata da ragioniere, o anche solo del fido Filini, mi appresto a vedere la partita senza riuscire a fare tutti i miei soliti riti propiziatori per via di certi impegni che avevo.
E i risultati si vedono immediatamente:
40 secondi e Reina sbaglia un semplice passaggio regalando palla ai nerazzurri e solo un fallaccio al limite dell’area di M.Rui, altro giocatore da cui si aspettano risposte dopo il macello che ha combinato sabato sera, riesce a sistemare le cose.
-Se il buongiorno si vede dal mattino, stamm’ ‘nguaiati, penso.
E invece questa, per tutti i primi 45′, risulterà essere l’unica emozione che la squadra nerazzurra riuscirà a  far provare ai propri tifosi, se si escludono quelle che normalmente si provano sui calci dal fondo e sui falli laterali.
Se qualcuno le prova, ovviamente. Reina
Buon per noi, dovrei dire, se non che non è che gli azzurri facciano di più per i propri sostenitori.
Un possesso palla sterile e inutile, fatto di milioni di passaggi senza sbocchi offensivi in cui anche Callejon e Mertens serviti poco e male, sono più volte vicini a prendere sonno.
Praticamente quindi il primo tempo finisce con lo zero spaccato nel tabellino dei tiri importa e con un alto tasso di giramento di zebedei da parte di tutti i presenti.
Speriamo che il secondo tempo ci regali qualcosa di più, perché siamo tutti tentati dal cambiare canale magari per sintonizzarci su qualche bella e più avvincente televendita.Insigne,Inter-Napoli
Per fortuna il secondo tempo dà subito l’impressione di avere un’altra marcia grazie ad entrambe le squadre che sembrano voler almeno provare a fare qualche tiro in porta.
Inizia l’Inter con un colpo di testa di un difensore che piazzatosi a mo’ di sandwich tra Albiol e Koulibaly colpisce un clamoroso palo.
-Che c**o!
Esclamo nel mio classico e conosciutissimo aplomb, temendo un risveglio inaspettato dei nerazzurri.
Ma è un episodio sporadico, perché piano piano il Napoli si fa un po’ più avanti costringendo l’Inter a difendersi e ripartire solo in contropiede.
 Ci facciamo più avanti, è vero, ma Handanovic continua a non doversi mai sporcare né guanti né completino, con estrema soddisfazione di chi glielo dovrà lavare, ma anche dei tifosi nerazzurri che probabilmente non hanno mai la sensazione che questa partita potrebbero pure perderla.
Come noi abbiamo la netta sensazione che difficilmente potremmo vincerla, nonostante un predominio territoriale e qualche tiro in più degli avversari.
Troppo lenta la manovra, troppi errori, troppi uomini in cattive condizioni e poche idee.Insigne, Inter-Napoli
E pure confuse, se si pensa all’occasione capitata ad Insigne, in cui, a tu per tu con il portiere, non trova di meglio da fare che prodursi in un lob tanto difficile quanto inutile in quella situazione, gettando al vento un’occasione colossale.
Colossale almeno quanto gli improperi che gli ho lanciato in quel momento e di cui porto ancora gli strascichi nel mio animo.
Dopo questa chance non riusciremo mai più a renderci veramente pericolosi e Handanovic incredibilmente, chiuderà la partita senza una parata come non gli era mai accaduto in questa stagione, considerando pure le volte in cui era assente.
Finisce 0-0
Tralasciando il fatto che comunque non è che abbiamo giocato con il dopolavoro ferroviario Chianciano Terme(con tutto il rispetto che merita questa organizzazione), e quindi un pareggio con l’Inter ci sta tutto, ho avuto l’impressione che i ragazzi si siano arresi come me con la dieta.
Sarebbe un peccato, perché nonostante quelli là sembrino veramente di un altro pianeta, ci sono ancora tutte le possibilità per continuare a coltivare un sogno, basta non deprimersi.
Ovviamente parlo per il Napoli, non per la mia dieta…
Forza guagliù, finché c’è vita c’è speranza!
A cura di Vincenzo De Lillo
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