Napoli e Juve: i Vip se le dividono così
E’ merito del Napoli se il copione quest’anno è diverso. Se la Juve non è la solita schiacciasassi è perché il Napoli continua a correre. Con il passare delle settimane anche i tifosi delle altre squadre cominciano a immaginare un finale diverso e consolatorio. E scelgono il Napoli. Tra gli artisti neutrali prevale il senso estetico, la novità dell’alternanza. Il comico milanista Fabrizio Fontana tifa Napoli «perché diverte e l’improvvisazione è talento» (Sarri non sarebbe d’accordo sul concetto di improvvisazione). Per il fiorentino Gianfranco Monti «la Juve è La Squadra da sei anni, ma non posso tifare per loro». Lo stesso dice Gianni De Magistris, ex pallanotista. Il siciliano Tony Sperandeo tifa «spudoratamente per il Napoli, quella città è come Palermo». Il laziale Stefano Pantano sceglie Napoli: «Anche perché lì ho vissuto da bambino». Il milanista Formigoni sbotta: «La Juve ha stufato, eppoi Napoli è anche una città simpatica». Il bolognese Andrea Mingardi: «Gli azzurri sono la variabile impazzita, sto con loro». Il romanista Gigi Proietti: «Una piazza del Sud meriterebbe questa soddisfazione». Max Giusti tifa per «l’alternanza e il gemellaggio tra Roma e Napoli». Chiude Lino Banfi: «Come tutti sanno sono di Bolzéno, quindi tifo Napoli».
A parte l’odio per i napoletani nella Verona della povera Giulietta (ma quelli del Chievo, per differenziarsi dall’Hellas, sono per gli azzurri), gli otto milioni di juventini si confermano i tifosi più numerosi d’Italia e i più soli: hanno tutti contro, lo sanno e ne traggono forza. Il Napoli, con la sua diversità, alimenta la Juve e viceversa. In campo e fuori. E con loro, il resto d’Italia. Nessun tifoso vero, alla fine, resta mai davvero orfano di qualcosa. C’è la tua squadra. E c’è quella contro cui tifare. E finora è una gran bella gara.
Fonte: CdS