Disastro Europa – Per 2 anni non ci saranno problemi per le 4 squadre in Champions, poi…
Deve ancora giocare la Roma. Ma l’ultima italiana in ballo, da sola, non potrà certo ribaltare uno scenario quasi disastroso in questo turno di coppe. Fin qui tre sconfitte (Napoli, Lazio, Atalanta), un pari (Juve) e appena un successo (Milan): significano un misero 0,50 di coefficiente nel ranking Uefa. Con l’aggravante che il Napoli sembra già fuori, addirittura mentalmente non pare sia neanche entrato negli ottavi di Europa League. E per le altre, cominciando dai bianconeri attesi a Wembley, facilissimo non sarà. Per cui la prospettiva è di non incamerare grandi punteggi (anche se speriamo sempre che il ritorno cambi prospettiva).
VIVA IL QUARTO POSTO Spiace perché questa era e resta, fin qui, la stagione del controsorpasso sulla Germania. Abbiamo recuperato il terzo posto nel ranking Uefa e siamo ancora avanti ai tedeschi di oltre 3 punti. Non succedeva dal 2010. Un vantaggio psicologico, più che altro, perché alla fin fine, con la nuova formula della Champions «4X4», il terzo posto vale il quarto: le prime quattro nazioni del ranking, infatti, qualificano direttamente ai gruppi 4 squadre. Senza passare dal via del playoff. Ma questo non è un diritto divino: il ranking è mutevole e, se è vero che per l’anno prossimo e per il 2020-21 non ci sono ragionevoli preoccupazioni, sarà bene non allentare la tensione per il futuro più lontano.
RISCHIO RETROCESSIONE Scivolare eventualmente al quinto posto significherebbe perdere una squadra e mezzo in Champions: da 4 club nei gruppi si scenderebbe a 2 nei gruppi e una al terzo preliminare (e la chiamano estate…). A meno che, in vista della prossima riforma Champions, per il triennio 2021-24, alla quinta nazione del ranking non sia riconosciuto un 3+1. Cosa che farebbe stare più tranquille le grandi che rischiano retrocessioni, o faticano a entrare nell’élite, come l’Italia o la Francia.
ADDIO 6 SU 6 Altra considerazione: fin qui soltanto Spagna (7 su 7) e Italia (6 su 6) avevano mantenuto il contingente di partenza. Molto improbabile, per noi almeno, resistere con gli stessi effettivi anche nel prossimo turno: si tratta di un passo indietro dal punto di vista della mentalità. La Juve che arretra improvvisamente di trenta metri, il Napoli fuori partita, la Lazio un po’ superficiale: non bastano la nuova concretezza del Milan e il gioco davvero europeo dell’Atalanta per sorridere.
RANKING FIFA E attenzione: non sarà un anno d’oro per i nostri ranking, quello della Nazionale almeno, pensando che l’Italia non sarà al Mondiale e a fine torneo si ritroverà, quasi sicuramente, nella peggior posizione della sua storia in 25 anni di ranking Fifa. Potremmo anche dormirci la notte se non fosse che questo ranking servirà a definire le teste di serie nelle prossime qualificazioni mondiali: altro che prima fascia, il rischio sarebbe ritrovarsi una Spagna o giù di lì. Pensiamoci subito, prima dei pianti un po’ stucchevoli per il trattamento riservato a una squadra quattro volte campione del mondo. Il passato non basta.
Fonte: Gazzetta