Uno stralcio dalla lunga intervista rilasciata alla Gazzetta:
In un anno e mezzo a Napoli appena 344’ in campionato. È difficile allenarsi bene conoscendo la situazione?
«Ho lavorato per me stesso. Nella mia carriera ho mangiato tanta polvere, sono finito in tribuna anche in C2. Allora non ho mollato, nella speranza di trovare una squadra che puntasse su di me. È brutto arrivare al venerdì e sapere che la settimana per me era finita lì. Ma non ho mai mollato. E grazie a questo atteggiamento adesso posso già dare una mano al Chievo pur non essendo al top».