Uno dei segreti? Nessuna gelosia, perchè il gruppo è gruppo!

0

La fotografia del successo con l’Atalanta è nella grande festa nello spogliatoio azzurro dove quelli più felici erano, nell’ordine, Rafael e Tonelli. Ovvero terzo portiere e quinto difensore centrale nelle gerarchie di Sarri. I due, assieme, per intenderci, hanno messo in totale zero minuti in campo in questa stagione. 26269619_990005367820837_45502214973685Coppa Italia compresa. Ma è questa l’arma in più di questo Napoli: il gruppo. Una compattezza d’orchestra che si vede non solo sul terreno di gioco ma anche fuori, quando c’è da organizzare il Capodanno (quasi metà squadra lo ha trascorso insieme) o quando c’è da prendere parte al compleanno di uno di loro. Il Napoli a ogni gara di campionato dimostra fame, anima forte e unità di intenti. Sembrano cose scontate, ma mica lo sono. Mertens da solo non basta e non basta che Mertens faccia tutto da solo. Tirano fuori tutto (classe, esperienza, energia) sempre e soprattutto nelle giornate in cui le partite diventano delle battaglie. Perché non sempre gli avversari consentono di giocare un calcio con le bollicine e in quei momenti solo una squadra vera riesce a vincere. È la proverbiale forza del gruppo. È lo spirito di uomini serrati tra loro come le dita di un pugno. Forti nelle avversità, e pronti a far scudo l’uno con l’altro. Proprio come con l’Atalanta. Ma prima ancora a Crotone, a Udine, a Roma. E che dire dello staff? Colpiva l’entusiasmo a fine gara di Nenci, il preparatore dei portieri, che ha atteso all’imbocco del tunnel i giocatori per salutarli.

Factory della Comunicazione

Il Mattino

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.