Approfondimento – di A. Tullio: “In attacco la differenza la fa Mertens”
Attacco azzurro – Densità nerazzurra impedisce al Napoli di trovare spazi e tempi tra le linee. Gasperini, in tribuna , prepara la partita con il diktat facile da leggere: coprire il campo dalla metà campo in giù raddoppiando le linee e soffocando la manovra azzurra. Caldara e Masiello si superano, unico errore di Caldara è sul goal subito posizionato male. Dries, è lui che beffa Berisha dopo un digiuno lungo qualche giornata.La difesa a cinque dell’Atalanta impedisce ai tre davanti di trovare gli spazi necessari per affondare il colpo in fase di costruzione mentre il pressing sul portatore di palla e la pressione sul ricevente fa il resto. La partita cosi si complica perché l’Atalanta non cede il passo, così Mertens, Insigne e Callejon arretrando cercano dentro il campo soluzioni che tardano ad arrivare. La partita assume una piega strana perché è solo sul filo del fuorigioco che si apre nei pochissimi momenti che i nerazzurri si scoprono. In verità, alle cronache, un tiro di Insigne il primo tempo e un goal di Hamsik nel finale potrebbero rendere più veritiero un risultato che tuttavia danneggerebbe la prova atalantina oltre ogni limite. La differenza la fa Dries. Oggi in quel di Bergamo si scrivono le righe di un racconto da primo posto.
A cura di Alessandro Tullio