La macumba – Higuain a digiuno dopo il gol al San Paolo
Il digiuno da gol ha colpito anche Higuain, soccombente verso Mertens nella classifica dei bomber di un anno fa e di quella attuale. È la peggiore stagione del Pipita da quando ha messo piede in Italia eppure, ironia della sorte, proprio al Napoli ha segnato l’ultima rete, quella che oggi consente alla Juventus di restare staccata soltanto di una lunghezza. Era il primo giorno dello scorso dicembre e da allora per Higuain si è sbarrata la strada verso la rete avversaria. L’inizio era stato incoraggiante, tanto da essere quotato all’unanimità come il favorito tra i cannonieri: nove gol fino a oggi dopo aver doppiato la boa, ben lontano dai venti di due anni fa che gli avrebbero poi consentito di battere in azzurro il record di Nordahl.
Il suo rendimento, facendo una media tra tiri fatti e gol realizzati, è inferiore a quello di Icardi, Immobile, Mertens, Gomez, Dybala e addirittura Dzeko, un altro che se la passa maluccio. E sono proprio questi numeri che spiegano facilmente il lungo momento di blackout che attraversa il centravanti argentino: con nove reti è sesto in classifica ma soprattutto ha il bottino meno ricco alla ventesima giornata da quando è sbarcato nel nostro torneo. Dieci furono i gol al primo anno di Napoli, dodici al secondo, addirittura venti al terzo, tredici al debutto in maglia bianconera.
Il numero nove di Allegri va in bianco da cinque match (l’ultima marcatura, appunto, al San Paolo), un digiuno abbastanza lungo ma non il peggiore in assoluto. Al secondo anno di Napoli, infatti, rimase all’asciutto dalla prima di campionato fino alla settima, rompendo poi il digiuno all’ottava con una tripletta al Verona. Cinque settimane a riposo le ha vissute anche nella passata stagione: vide segnare gli altri dalla ventiseiesima alla trentesima giornata.
Tra i bomber che hanno messo il broncio, non è il peggiore di tutti: in questa classifica negativa, al primo posto c’è Petagna dell’Atalanta che non segna da 15 turni, poi Mertens fermo a quota nove. A Torino, allenatore e compagni di squadra non sembrano preoccuparsi di tanto. «Ci aiuta di più con i suoi movimenti tattici», s’è affrettato a precisare Allegri. A Bernardeschi va bene così: «È vero che non fa gol ma quanto corre». Dybala guarda avanti: «Segnerà quando ci sarà bisogno di lui».
Come la sera del primo dicembre, una zampata e una partita che hanno modificato in parte la classifica. Senza quel contropiede maturato sull’asse Costa-Dybala e finalizzato proprio dal Pipita, probabilmente adesso il vantaggio del Napoli sarebbe stato più cospicuo. Lui non pare preoccuparsi più di tanto: sempre attivo sui social, ieri dopo l’allenamento ha twittato due parole «Determinazione e forza», un modo per caricarsi in vista della sfida con il Genoa. In attesa di accertare se davvero si sia sposato in gran segreto con Lara, l’astinenza da gol non lo infastidisce. Sperando (per lui) che stia digiunando solo in campo.
Fonte: Il Mattino