Via libera per Milik ma con cautela
Milik cerca l’ok da Mariani
L’attaccante polacco si è infortunato il 23 settembre scorso, nel finale di Spal-Napoli. Una torsione sbagliata del ginocchio destro e quel grido di dolore lanciato a pochi metri dalla panchina napoletana, sotto lo sguardo perso di Sarri e dei suoi collaboratori. Gli esami strumentali lasciano pochi dubbi: rottura del legamento crociato anteriore. Due giorni dopo, Arek Milik viene operato da Mariani, tempi di recupero, dai 4 ai 6 mesi. Il ragazzo è abbattuto, dodici mesi prima aveva subito lo stesso infortunio, stavolta al ginocchio sinistro, con la Polonia, la sua Nazionale, nella gara di qualificazione al Mondiale russo, contro la Danimarca. Era rientrato nel big match di Champions League, nel febbraio successivo, al Bernabeu, contro il Real Madrid, lanciato nella mischia da Sarri, nell’ultimo quarto d’ora. Un recupero progressivo, che porta anche il primo gol contro il Sassuolo, per il 2-2 finale. In questa stagione era ripartito dalla panchina, come alternativa a Mertens: praticamente prima riserva, pronto a subentrare per favorire anche un cambiamento tattico. L’unico apportato dall’allenatore: dal 4-3-3 al 4-2-3-1 con il tridente offensivo alle spalle dell’unico centravanti, Milik appunto. Il suo infortunio ha penalizzato il lavoro e le scelte di Sarri che non ha mai potuto rinunciare a Mertens non avendo valide soluzioni alternative. L’allenatore l’avrà nuovamente a disposizione tra un mese, probabilmente, in tempo per partecipare agli impegni di Europa League. Con lui e Simone Verdi, il reparto avanzato sarà di primo livello.
Fonte: Gazzetta