Walter Mazzarri ritorna a casa. La sua casa è la Serie A italiana. Sostituisce l’esonerato Mihajlovic a Torino sulla prestigiosa panchina granata.
Un tecnico che riesce a tirare fuori il meglio dagli attaccanti che lavorano con lui. Lo sa e lo dice il Matador Cavani: «A Napoli ho vissuto momenti speciali, credo sia stato il periodo in cui tutte le cose sono cambiate veramente. Merito non solo mio, ma di Walter Mazzarri che mi ha voluto». Cavani, che nel 2010 arrivò da Palermo con la fama di «mangiagol», da Napoli ripartì tre anni e 104 gol dopo, pagato a peso d’oro dal Psg. Quella di valorizzare i propri attaccanti è il fiore all’occhiello del tecnico livornese, di San Vincenzo, cresciuto da garzone nella panetteria del padre, con una carriera da centrocampista «alla Antognoni» senza squilli e poi un cammino da allenatore di tutto rispetto. Da Protti e Lucarelli (a Livorno) a Nicola Amoruso e Rolando Bianchi (alla Reggina); passando per Pazzini (Samp) e il suddetto Cavani, per citare i più famosi. Tutti attaccanti che con Mazzarri hanno migliorato il loro rendimento, almanacchi alla mano.
Fonte: Gazzetta