L’eliminazione dalla Coppa Italia ha messo in evidenza la non eccellente competitività dell’intero organico del Napoli? Senza ulteriori impegni gli azzurri potranno concentrarsi ancora di più sul campionato? Sono queste alcune delle domande che emergono dopo la sconfitta nella prima gara del 2018. Per molti il motivo è nella “diversa” qualità, rispetto ai titolari, delle alternative. In merito a ciò, non è così severo il giudizio del tecnico Mimmo Di Carlo: «Attribuire la colpa dell’eliminazione alle riserve è ingeneroso, né il turnover di Sarri è il principale indiziato. Capire da questo ko se le seconde linee sono all’altezza o meno è un enigma, ma cambiarne sei insieme crea indubbiamente qualche scompenso ed in questo senso certi equilibri possono saltare, specie contro un ottimo avversario come gli orobici. Un conto, per un azzurro che viene utilizzato poco, è giocare nella squadra titolare e un conto è ritrovarsi in una formazione ricca di novità».L’altro dilemma è capire l’effetto dell’eliminazione dal trofeo: «Vincere aiuta sempre a vincere sottolinea Di Carlo soprattutto per una grande squadra come il Napoli. Una piazza del genere merita di andare in fondo in tutte le competizioni e quindi credo che azzurri e Sarri siano delusi e rammaricati. Il pericolo, quando si viene eliminati, è avere qualche scoria mentale. Dovesse arrivare un’altra sconfitta il gruppo avrebbe avuto meno problemi ad assorbirla se avesse battuto l’Atalanta».
Fonte: Il Mattino