CdS – S. Bagni: “Inglese, Ciciretti e Machach? Bravi ma…”
L'ex mediano del Napoli parla di mercato ai microfoni del Corriere dello Sport
CdS – S. Bagni: “Inglese, Ciciretti e Machach? Bravi ma…”
Il mercato del Napoli visto da un “napoletano” adottivo, un guerriero che sa tutto ciò che serve per essere accorto, autorevole, saggio, emotivamente impegnato. Salvatore Bagni, intervistato dal CdS, è stato tante cose assieme, nella sua vita: giocatore, d.s., manager, osservatore e bandiera, nel tempo, di una Napoli che non lo dimentica.
Bagni, cosa si fa in casi del genere? «Si ragiona, riflettendo su ciò che dice Sarri: questa è una squadra difficile da rinforzare negli undici-titolari. A meno che uno non voglia prendere una cinquantina di milioni e buttarli via. I progetti significano altro e quello del Napoli va apprezzato. ma si può intervenire».
Elevando la qualità della panchina, dunque. «E quindi allargandola, offrendo all’allenatore la possibilità di avere qualche ricambio in più».
Lei cosa farebbe? «Premessa: non esiste in giro un altro Ghoulam; nei confronti di Mario Rui bisogna essere rispettosi; e a Maggio, un professionista totale, si deve un pubblico ringraziamento. Ma io un esterno basso lo comprerei, di sinistra».
E non si fermerebbe lì. «Il centrocampo non va alterato, ha talento, giovinezza e personalità: basta guardare il modo in cui gioca il Napoli, per rendersene conto. E allora, un vice-Insigne o un vice-Callejon, o qualcuno che sappia stare da una parte e dall’altra, lo inseguirei».
Da manager e da ex, si sbilanci su due nomi. «Resto su quelli che circolano e che per me potrebbero rappresentare le autentiche sorprese di gennaio: perché io non sono così convinto che Grimaldo e Verdi possano arrivare nella prossima sessione di mercato, ho anzi il serio sospetto che si potrebbero anticipare entrambe le operazioni».
Il Napoli ha già bloccato Inglese, Younes, Ciciretti e Machach…. «Bravi ma da inserire gradualmente in una filosofia impegnativa: non è semplice scalzare quegli undici mostri. E comunque ci sarà tempo anche per loro, ma più in là».
La Redazione