La Juventus Femminile, affiliata alla maschile, nasce il 1° luglio di quest’anno: la società del capoluogo torinese è considerata dilettantistica come tutto il movimento che gravita attorno al calcio femminile. Quest’estate ha acquisito il titolo del Cuneo che ha rinunciato a partecipare al massimo campionato nazionale. La guida tecnica è stata affidata a Rita Guarino (ex calciatrice di spessore), che ha avuto il compito di vincere già l’attuale torneo. Investimenti economici e tecnici di spessore da parte della famiglia Agnelli che vuole iniziare a primeggiare anche nel calcio in rosa sia, per dare una scossa all’intero movimento italiano sia, per una propria visibilità con un ritorno d’immagine prepotente. E’ un ottovolante quello bianconero, una corazzata inarrestabile: otto su otto, 24 punti, 22 reti all’attivo, solo 2 quelle al passivo. Il mix dell’élite italiana e non: il centrocampista offensivo Rosucci (ex Brescia), il centrocampista Cernoia (dal Brescia), il difensore, nonché capitano Gama (dal Brescia), il difensore Boattin (dal Verona), il difensore Salvai (dal Brescia), il difensore finlandese Hyyrynen, l’attaccante Glionna (dal Fiammamonza), l’attaccante Sodini (dal Cuneo), la punta finlandese Franssi, l’attaccante Bonansea (dal Brescia), solo per citarne alcune. Un progetto che già sta risultando vincente: in una settimana, il colpaccio a Brescia (0-4) e venerdì, il successo interno sulle campionesse d’Italia in carica della Fiorentina, ipotecando già il tricolore. Sotto a chi tocca!
A cura di Maurizio Stabile