Ai microfoni della Gazzetta
Com’è la Serie A vista da fuori?
«Interessante e incerta. Una fortuna avere 4 squadre che possono giocarsela fino alla fine per lo scudetto. Però, per mantenere un alto livello di competitività sarebbe giusto ridurre il torneo a 16 squadre».
C’è una favorita?
«Non ne vedo una che si stacca dalle altre. Ma ho un debole per Sarri e il gran lavoro che sta portando avanti. Un periodo di appannamento può starci. In fondo, cos’è in confronto agli ultimi due anni?». La shay’, si direbbe in arabo: nulla.