Europa League – Ciuccio contro toro, questa sarà Napoli/Lipsia
Il sorteggio Nei sedicesimi il Napoli affronterà il club tedesco creato otto anni fa dalla Red Bull
Al Napoli è stato sorteggiato il Lipsia
Non c’è poi da stupirsi più di troppo. Lo slogan della nota ditta di bevande Red Bull recita «Ti mette le ali», e allora aspettarsi che la squadra di Lispia sia volata dalla quarta serie al secondo posto della Bundesliga doveva essere quanto meno prevedibile. Una scalata che in Germania non è stata accolta affatto di buon grado a tal punto che vengono chiamati la squadra delle lattine. Per informazioni rivolgersi ai giocatori del Lispia che vengono sistematicamente sommersi di fischi in qualunque stato dello stato federale. Fischi di paura per il colosso austriaco che nell’arco di dieci anni ha messo le mani sui due sport più popolari del mondo: la Formula Uno e ovviamente il calcio. Il Salisburgo in Austria, il New York negli Usa, il Brasil a San Paolo e anche il Ghana a Sogakope in Africa. L’ultima figlia della famiglia Red Bull è il Lipsia, costituita nel 2009 e da allora in continua ascesa nel calcio tedesco.
L’anno scorso, alla sua prima stagione in Bundesliga, si è piazzata al secondo posto, alle spalle soltanto del colosso Bayern Monaco. Merito di un allenatore come Hasenhuttl fresco del piccolo grande miracolo sportivo sulla panchina dell’Inglostadt: promozione in Bundes e tranquilla salvezza l’anno successivo. Il suo 4-4-2 è all’insegna della spensieratezza e dell’entusiasmo. Giovani di talento che già sono sulla bocca di tutti i più grandi talent scout d’Europa.
In attacco il pericolo numero uno è Timo Werner che a 20 anni ha già frantumato record in Bundesliga e rappresenta il presente il futuro del calcio tedesco. Corre come un matto e sopratutto segna. 12 gol già realizzati in stagione, che si vanno ad aggiungere ai 21 della passata stagione, quando era arrivato dallo Stoccarda, dove invece sembrava un attaccante normale. Accanto a lui gioca il danese Poulsen, l’uomo che il Lipsia sceglie per tutte le campagne pubblicitarie. Ma le vere stelle sono a centrocampo: lo svedese Forsberg, numero 10 anche della nazionale svedese che ha fatto fuori l’Italia dal Mondiale, e il guineano Keita, mediano di quantità che il Liverpool si è già accaparrato per 50 milioni per la prossima estate. In coppia con Keita gioca Diego Demme, tedesco sì, ma di origini italiane. Suo padre, calabrese, era gran tifoso del Napoli ed in particolare di Maradona, motivo per il quale ha deciso di chiamare il figlio Diego. In estate sono arrivati due giocatori giovani, ovviamente, e di valore: Bruma arrivato dal Galatasaray, e Augusti, in prestito dal Psg.
Il secondo posto in Bundes dell’anno scorso ha significato anche prima storica qualificazione in Champions, competizione dalla quale è stata eliminata da terza nel girone vinto poi da Besiktas. In Europa, però il Lipsa aveva giocato già contro il Napoli: stagione 1988-89, quello che si concluse con la vittoria della coppa Uefa per gli azzurri. Ai sedicesimi di finale – proprio come ora – il doppio confronto si concluse con il risultato di 1-1 in Germania e 2-0 al San Paolo, con Francini in gol sia all’andata che al ritorno. Un buon auspicio per gli azzurri che sfideranno i tedeschi nel doppio confronto del 15 (in casa alle ore 21.05) e 22 febbraio. Grazie alle grandi disponibilità economiche il Lispsia è un vero e proprio modello per quel che riguarda la gestione societaria. Merito di Ralf Rangnick che in 7 anni ha rivoluzionato tutto il sistema societario da allenatore prima e da direttore poi. Il nome completo della squadra è Rasen Ballsport, letteralmente sport della palla da prato, un escamotage per camuffare la RB della Red Bull, la bibita energetica che portano in bella mostra sulla maglia.
Nel sorteggio delle altre italiane è toccata una tedesca anche all’Atalanta (il Borussia Dortmund), mentre il Milan sfiderà il Ludogorets e la Lazio la Steaua Bucarest.
Fonte: Il Mattino