ESCLUSIVA – M. Montalto: “Un canzone da dedicare al Napoli? Tu si na malatia. Venerdì non mancate allo spettacolo di Bolide”

All'interno le parole della cantante Michela Montalto

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ESCLUSIVA – M. Montalto: “Un canzone da dedicare al Napoli? Tu si na malatia. Venerdì non mancate allo spettacolo di Bolide”

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Il calcio a Napoli è considerata una passione, da tramandare ai posteri ma al tempo stesso si può abbinare alla musica e al canto in maniera particolare. Venerdì sera spettacolo al “Teatro Sannazaro” “Ma che ce ne fotte dove il ricavato andrà alla fondazione “Ciro Vive”. Ilnapolionline.com ha intervistato la cantante Michela Montalto sull’evento di venerdì sera e sul Napoli.

Venerdì sera farai parte dello spettacolo di Alessandro Bolide e del resto della compagnia teatrale “Ma che ce ne fotte”. Ti vorresti presentare ai nostri lettori de “ilnapolionline.com”? “Io sono una cantante solista e al tempo stesso corista. Ho lavorato e tutto lo faccio con artisti davvero importanti napoletani come: Sal da Vinci, Peppino di Capri, De Crescenzo. Al momento sto lavorando a dei progetti miei, dischi e poi sto facendo l’insegnante di canto, nell’ambito musicale. Continuo a lavorare con il grande Peppino di Capri, è molto piacevole, poi come in tutte le cose della vita ci sono gli alti e bassi, però mi ritengo una persona molto fortunata. In poche parole sono una persona soddisfatta”.

A proposito di progetti, fai parte della fondazione Ciro Vive. Cosa ne pensi della signora Antonella Leardi, come donna dopo la tragedia che ha colpito il figlio, morto per una partita di calcio? “Io non ho ancora avuto il piacere di conoscere la signora Leardi, lo farò in occasione dello spettacolo di venerdì sera. Io conosco da 15 anni Alessandro Bolide e ci sentiamo molto spesso e so perfettamente del suo interesse per queste iniziative, dagli ospedali alle associazioni varie come quella di “Ciro Vive”. Io non sono ancora addentro come Alessandro però mi farebbe piacere collaborare, parteciparvi e farne parte in prima persona. Abbiamo scelto un brano commemorativo per ricordare il ragazzo e lo faremo alla fine dello spettacolo. In questi casi è sempre bello dare degli abbracci affettuosi da parte dei napoletani stessi, di tutte le persone che possono dare un contributo, perciò credo che sia bello vedere da parte di tutti una collaborazione totale”.

Passando allo spettacolo di venerdì sera “Ma che ce ne fotte”, ci potresti dire di cosa si tratta in maniera particolare? “Sarà sicuramente uno spettacolo divertente, come detto prima ricorderemo in quella circostanza il povero Ciro Esposito. Il nostro scopo è quello di far divertire la gente che ci verrà a vedere e far sorridere da lassù Ciro. Il parterre di comici, artisti e cantanti sarà bello ricco. Posso garantire che vi farete grosse e grasse risate”.

Il nostro giornale parla di calcio, soprattutto del Napoli. La squadra di Sarri viene definita un’orchestra sinfonica. Quale canzone ti ispira l’undici azzurro? “Mi dovresti fare una domanda molto generica sul calcio, io sono l’esatto opposto di chi ama questa disciplina (ride n.d.r.). E’ strano visto che ormai molte donne si stanno appassionando al calcio, io invece ancora zero. Mi piace davvero tanto la tifoseria partenopea quella sana che segue con passione la squadra azzurra e non quella esaltata all’eccesso. Ritornando all’aspetto calcistico, non so chi è Maurizio Sarri sono al di fuori del contesto, però ho molti amici tifosi e so quello che stanno facendo sul campo. La canzone? Mi verrebbe in mente “Tu si na malatia” proprio come passione verso il Napoli, citando un noto brando del grande Peppino di Capri”.

Montaltobolide Montalto

 

 

 

 

 

 

 

 

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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