Italia/Svezia – Insigne dal primo minuto, non c’è Italia senza Lorenzo

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In generale è comunque difficile pensare a una Nazionale senza Insigne anche a Milano, a maggior ragione partendo dallo 0-1 dell’andata. Il talento napoletano è uno dei pochi in rosa in grado di creare dal nulla superiorità numerica,serve allora come il pane per scardinare organizzazione e certezze tattiche degli svedesi. Si va dunque verso il 4-2-4 o il 3-4-3, «territori» sicuramenti migliori del 3-5-2 per esaltare le caratteristiche di Lorenzino. La gara d’andata ha mostrato una Svezia per nulla irresistibile, soprattutto in fase difensiva, con gli esterni spesso in difficoltà a livello di diagonali, e allora si può e si deve osare di più dalla metà campo in avanti. Così col 4-2-4 nel caso in cui tutti, o quasi, fossero a disposizione: Buffon in porta; Barzagli, Bonucci, Chiellini e Darmian dietro; Gagliardini e Jorginho davanti alla difesa; Candreva e Insigne esterni offensivi; Belotti ed Eder in avanti. Potenziali ballottaggi: Barzagli-Zappacosta, Gagliardini-De Rossi, Jorginho-Parolo ed Eder-Immobile. Molti dubbi nel cuore del campo, dove sono davvero in quattro per due maglie. In avanti occhio alla carta El Shaarawy: il giallorosso, almeno a gara in corso, potrebbe trovare spazio a sinistra con Insigne a muoversi intorno alla prima punta. In caso di 3-4-3, «BBC» davanti a Buffon, poi Zappacosta e Darmian esterni, solito ballottaggio a quattro in mezzo al campo, quindi Candreva e Insigne ai lati di Belotti o Immobile. Scalpita infine Florenzi che si candida con entrambi i sistemi: ha una quarantina di minuti nelle gambe, ma nel secondo tempo tornerà molto utile.

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Fonte: gasport

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