Durante la trasmissione IGP Zoom, all’interno di www.iogiocopulito.it, è intervenuto Francesco Repice, radiocronista della nazionale. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“C’è preoccupazione per il match contro la Svezia. Il gruppo sa che non qualificarsi sarebbe una macchia indelebile. Gli svedesi hanno battuto Francia e Olanda, non sarà una scampagnata, ma una gara molto delicata. Dopo la sfida con la Spagna sono crollate alcune certezze e la spensieratezza del gruppo è venuta meno. Da lì in poi, i giovani non hanno più entusiasmato e come diceva De Rossi in ritiro, spero che a questi ragazzi non tremino le gambe ora, perché lui a 22 anni ha giocato una finale mondiale e il match con la Svezia non deve pesare quanto quella.
Ventura opterà per un modulo più facile da addestrare e da inculcare nella testa dei giocatori. Se è adatto a fare il CT? Tutti gli allenatori lo sono, a maggior ragione se hai un’esperienza come la sua. Ciò che importa adesso è vincere queste due stramaledette partite e qualificarci al Mondiale. Non sarà facile per l’Italia fare risultato a Stoccolma e perdere l’andata sarebbe difficile da digerire mentalmente. Tutto sommato un pareggio lì non sarebbe male, anche se vincere sarebbe l’ideale.
In Italia al momento non ci sono certezze, anche a livello internazionale. Se prendiamo come esempio il Napoli, si è visto come, pur giocando un calcio molto godibile, non riesce ancora a tenere testa a realtà molto distanti dalla nostra. Sì, il loro gioco è molto bello, ma gli azzurri sono quasi fuori dalla Champions. Il divario con i club degli altri paesi è netto al momento.
Giovinco in Nazionale? Voglio essere onesto in merito: con quel fisico o sei Messi o altrimenti è dura giocare ad alti livelli. Se vale lo stesso per Insigne? Sì, anche per lui, ribadisco questo concetto. Balotelli? Gli manca il sacrificio e per questo non viene convocato. In allenamento fa poco o nulla e questo si ripete in campo.
Chi risolverà la lo spareggio? Spero Ciro Immobile. E’ in grande forma e mi aspetto una sua prova convincente. E’ chiaro che se paragoniamo questa Nazionale a quella dei tempi passati, non ci sono poi così tante individualità che possono risolvere una sfida. Non ci sono più i Totti, i Pirlo, i Cannavaro e altri ancora”.
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fonte: IGP Zoom, iogiocopulito.it