L’ultima “follia” azzurra è Kovacic
L’unico settore su cui il Napoli non perde (quasi) neppure un secondo delle proprie giornate: Allan compirà ventisette anni a gennaio, Jorginho ne compirà venticinque a dicembre, Zielinski a maggio ne avrà ventiquattro, Rog spegnerà ventitré candeline a luglio, Diawara è ancora un bambino (dovrà aspettare luglio per i ventuno) e Hamsik, il «vecchio» della compagnia, ne compirà trentuno sempre a luglio. Dunque, nel prossimo ritiro, se non dovesse cambiare assolutamente nulla, il Napoli finirebbe per presentarsi con lo stesso organico, arricchito di tre anni d’esperienza in comune, e con una età media di 26,1: cosa chiedere di più alla vita ed alla programmazione. Però, si è visto, qualcosa può sempre accadere ed è necessario essere svegli, cogliere eventuali opportunità, restare sempre presenti, affinché – nel caso – si possa strappare qualche offerta a sorpresa. SOGNO. Per un po’, almeno sino a quando non sono arrivati Zielinski e Rog, André Gomes ha rappresentato un rimpianto; e due anni fa, sempre nell’epoca della ricostruzione anagrafica, Giuntoli aveva mostrato il proprio interesse, con tanto di richiesta, per Mateo Kovacic, che – giova ricordarlo – nel prossimo maggio avrà appena ventiquattro anni. A scanso di interpretazioni strumentali, Kovacic è un desiderio, non un’idea replicabile adesso, men che meno un prospetto di trattativa. E’ un calciatore ritenuto oltre la media, con piedi buoni e varie funzionalità (mezzala ed anche regista, nel caso). Se proprio dovesse succedere qualcosa, d’assolutamente imprevedibile, la luce dell’abat-jour di Giuntoli si riaccenderebbe. Fonte: CdS