E così, dopo un’attesa lunga una stagione e 18 partite, domenica con il Chievo è arrivato anche il momento di Luigi Sepe. Napoli un po’ più made in Naples: Gigi, come lo chiamando tutti, e Insigne in campo insieme. Complimenti: attesa snervante, ma alla fine è arrivato l’esordio. Con Sarri, sia chiaro: perché Sepe, in realtà, aveva già giocato ai tempi di Reja, a Firenze con la Fiorentina, subentrando a Gianello. Era il 28 gennaio 2009, lui aveva 17 anni e 8 mesi e il Napoli in rosa contava prima ancora su Iezzo, per l’appunto Gianello, Navarro e Bucci. Era un ragazzino, mentre oggi è un uomo. Ed è il secondo portiere del Napoli: lo hanno confermato le gerarchie di Verona. E allora, un napoletano – nato a Torre Annunziata – a guardia della porta azzurra: non accadeva dal 2011 con Iezzo. Mentre per vedere due concittadini contemporaneamente in campo bisogna andare ai tempi di Benitez, e dunque a Roma-Napoli 2-0 del 18 ottobre 2013: Paolo Cannavaro e Insigne fianco a fianco. Già, Lorenzo, che a questo punto è una costante: lui c’è sempre. Lui è il simbolo degli scugnizzi che ce l’hanno fatta; la bandiera della città in copertina nella squadra dei sogni di bambino.
Fonte: CdS