Italo Cucci: “Non sono tutti Guardiola!”
Italo Cucci lo scrive su Il Roma
“Se va bene, sarà un’altra stagione all’insegna del duello Juve-Napoli. Se va male (per il Napoli) ci metteranno il becco anche l’Inter e la Roma, italianiste quasi perfette. Raramente una giornata di campionato è stata tanto illuminante, utile al Napoli: gli ha rivelato certe debolezze sue e la rabbiosa tenacia della Juve. Il lato oscuro del Napoli, quello psicologico; ho sempre detto: vincere aiuta a vincere, perdere aiuta a perdere! E anche stavolta ci ho preso in pieno. Attento ai tiri franchi, maestro Sarri: i gol del ManCity rischi di portarteli dietro per chissà quanto tempo. C’è fame di buone notizie? E allora non vi dirò che il Napoli ha lasciato due punti al Chievo – cattiva notizia per Sarri – ma che Maran, un altro tecnico con curriculum vario e abbondante, ha costretto gli azzurri al pareggio. E c’è una logica. Il Mago di Napoli, innovatore per moduli e qualità di gioco, inferiore soltanto – dice lui – a Guardiola, in verità trova fra i suoi simili – che non hanno fatto il botto ma continuano a lavorare con modestia – i veri e più pericolosi antagonisti. Si difendono troppo? Il troppo è un problema del Napoli che vorrebbe sempre giocare una finale di Champions con avversari di rango, non del Chievo che deve puntare alla salvezza e non può concedersi sottigliezze e cerca anche – cosa sgradita a Sarri – di perdere tempo, dico quei minutini che ti accompagnano vivo al novantesimo. Maran è uno franco: non gli interessa sentir dire che la sua squadra ha perso giocando bene e esce a testa alta dal campo, no, lui non ama perdere e sa di essere il leader di una squadra miracolosa che resiste in Serie A con un fatturato da panettoni natalizi. È anche, insomma, il rappresentante più illustre dei combattenti come – lo sottolineo come feci a maggio – Nicola del Crotone che dà lezione al Bologna e comincia a salvarsi adesso. Ma questa è la Zona Umiltà; con la testa e i modi di Maran, tuttavia agevolato da una squadra gestita come un’aziendina di successo, c’è Gasperini con l’Atalanta nella via di mezzo; ma c’è, al vertice del torneo e della classifica, anche Di Francesco che nel Monopoli del campionato viaggia lungo il Viale dei Giardini diretto al Parco della Vittoria. C’è un’altra cattiva notizia da travestire e passar per buona: il pareggio casalingo dell’Inter, abbastanza doloroso per Spalletti, anche se la sofferenza nerazzurra ha rivelato la rinnovata passione dei tifosi di San Siro; la parte buona non è tanto il risveglio del Toro ma il ritorno felice di Belotti, ieri pronto a battersi con tutta la classe e l’energia che si ritrova, immagino già a disposizione di Ventura per lo spareggio decisivo di venerdì con la Svezia”.
Fonte: Il Roma