La possibilità che il Napoli lasci subito la Champions League è molto concreta. Per arrivare agli ottavi devono verificarsi tre condizioni. La prima: deve fare 6 punti nelle prossime due gare. La seconda: deve vincere contro lo Shakhtar per 1-0 o con almeno 2 gol di scarto. La terza: il Manchester City, già qualificato con due turni d’anticipo, deve battere lo Shakhtar in Ucraina all’ultima giornata. Se ne salta una, è eliminato.
Un anno fa era uscito agli ottavi, perdendo le due partite contro il Real Madrid, che poi avrebbe conquistato la Champions. Quest’anno ha perso nel girone col Manchester City, una delle più serie candidate alla vittoria della Champions. Quattro partite, 0 punti, 12 gol subiti, 5 gol segnati. Tabellini alla mano, un disastro. Eppure non è così. Non è questa la storia esatta. O meglio, lo è per i “risultatisti”, non per chi considera le partite anche sul piano del gioco. In queste quattro gare, il Napoli non è mai stato schiantato, mai dominato, mai messo sotto sul piano del gioco. La differenza strutturale fra la squadra di Sarri e quelle di Zidane e Guardiola è evidente: il Napoli può puntare allo scudetto, non alla Champions, le altre due hanno invece il diritto/dovere di arrivare almeno in semifinale. Ma in nessuna di queste quattro gare con le grandi d’Europa, il Napoli è rimasto a guardare.
Fonte: CdS