Benevento, Mister De Zerbi si affida ad un tridente vero

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Nessun recupero dell’ultima ora: Costa e D’Alessandro rimangono ai box in attesa di poter nuovamente scendere in campo in una gara di campionato. De Zerbi ci ha pensato molto in questi giorni, ha sfogliato la margherita: 4-3-3 o 3-4-3? Pare cBenevento-Cicirettihe alla fine abbia prevalso ancora l’atteggiamento più prudente, con una difesa a tre che provi ad evitare che si imbarchino gol contro un avversario che non perdona tentennamenti.
Dunque si segue la strada di Cagliari, niente stravolgimenti. Tre difensori, probabilmente ancora Antei, Djimsiti e Di Chiara, a cui sarà affidato l’arduo compito di limitare Immobile e uno tra il portoghese Nani e Luis Alberto, quattro giocatori in mediana con Viola promosso nell’undici titolare a dettare i ritmi del gioco con intorno a sé Cataldi, Memushaj e Chibsah e davanti un attaccante centrale, Iemmello, affiancato da due esterni, da scegliere soprattutto tra Ciciretti, Lombardi e Lazaar. Nessun cambiamento, dunque, se si eccettua la maglia da gioco che per la prima volta quest’anno sarà quella nera. Una maglia mai utilizzata finora e che può rappresentare anche una piccola superstizione dopo tanta sfortuna. A prescindere dal modulo, De Zerbi chiede ai suoi l’atteggiamento giusto che non deve essere di paura o di resa ancor prima di giocare. Anche lo spirito più prudente richiamato da una difesa a tre non deve far pensare ad un Benevento rinunciatario, perché gli esterni che faranno da angeli custodi all’unica punta, avranno licenza di offendere. Riproponendo più o meno lo schieramento di mercoledì, il tecnico giallorosso non mancherà di apportare qualche lieve modifica, correggendo qualche posizione errata e agendo su movimenti poco sincronizzati dei suoi. Ha convocato 24 giocatori, praticamente tutto l’organico fatta eccezione per i due infortunati e per capitan Lucioni, ancora sospeso dalla Procura Antidoping. Dunque a De Zerbi non mancherà la possibilità di correggere in corsa qualche atteggiamento sbagliato. L’importante sarà uscire dal campo convinti di aver dato tutto.

Corriere dello Sport

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