Il Roma – Da Bianchi a Thern: “Napoli? Lo scudetto è roba tua”
Il Roma – Da Bianchi a Thern: “Napoli? Lo scudetto è roba tua”
«Vi do la mia griglia finale: secondo me il Napoli terminerà il campionato al primo posto, anche un po’ staccato rispetto alla Juventus che arriverà seconda». Se a dirlo è l’uomo del primo scudetto, quell’Ottavio Bianchi che guidò il Napoli alla conquista del titolo della stagione 1986/87, mandando in estasi un popolo intero, forse ci si può fidare. L’ex tecnico azzurro – che subito dopo l’esperienza alle pendici del Vesuvio allenò anche la Roma, dal 1990 al 1992 – è fiducioso, come tutti i napoletani, ma non scaramantico. Se Maurizio Sarri leggesse queste parole, possiamo già immaginare il gesto del quale si renderebbe protagonista. Apotropaico, direbbero i latini. Ma se lo si pensa, perché non dirlo? «Poi le altre – continua Bianchi – giocheranno un altro campionato, ci sarà uno stacco importante tra le prime due e il resto. La forbice è destinata ad allargarsi ancora». E sulla falsa riga
del tecnico si posiziona anche Francesco Colonnese, difensore una volta in forza sia al Napoli (dal 1995 al 1997) che alla Roma l’anno
precedente: «Penso che al momento soltanto il Napoli sia vicino alla Juventus, molto vicino. La Roma è leggermente staccata, insieme alle altre». è della stessa idea pure Jonas Thern, ex centrocampista e altro doppio ex della sfida di sabato prossimo, che immagina una battaglia all’ultimo sangue ma solo tra due squadre: «Sarà una corsa a due tra Napoli e Juventus fino alla fine del campionato». Tra le altre, dunque, ci sarebbe anche la Roma.
PRIMA LA ROMA. Ecco, prima bisogna guardare più vicino. Tra sei giorni ci sarà la trasferta all’Olimpico, da sempre ardua per il Napoli. Un tabù che però lo scorso anno la formazione azzurra è riuscita a sfatare, ribaltando il fattore campo. In questo
campionato, curiosamente, né Napoli né Roma, rispettivamente prima e quinta in classifica (ma i capitolini con una partita da recuperare contro la Sampdoria), hanno mai pareggiato: sette vittorie su sette per Sarri, cinque vittorie e una sconfitta per Di Francesco. Proprio il pareggio sembra essere il risultato meno probabile per questa sfida che si preannuncia entusiasmante, e a pronosticarlo in coro sono i tre doppi ex: «Il Napoli è la squadra del momento, mentre la Roma è in fase di
costruzione. Se c’è una formazione che ha i favori del pronostico – prosegue Ottavio Bianchi – è quella di Sarri. Ma non soltanto contro i giallorossi: anche se domani dovessero affrontare la Juventus o qualsiasi altra squadra, gli azzurri direbbero la loro. Il campionato è
appena cominciato. Non ci saranno calcoli né da un lato né dall’altro, sarà una partita giocata a viso aperto». Ottimismo al massimo per lui, mentre è più neutro il pensiero di Colonnese: «Sarà sicuramente una partita bellissima, ma non penso che possa finire con un pareggio. Mi aspetto una gara con molti gol. Il Napoli è in gran forma, ma anche la Roma. Ho la sensazione che queste due squadre ci faranno divertire, ma non vedo una favorita. Siamo lì insomma».
NON SOLO BOMBER. Quella tra Roma e Napoli sarà anche la sfida tra Edin Dzeko e Dries Mertens, due dei calciatori più decisivi dell’intera Serie A. Due stelle che stanno vivendo un 2017 fantastico, quello della definitiva consacrazione ai massimi livelli. Nell’anno solare, infatti, Mertens è l’attaccante delle italiane che ha segnato di più, con 24 reti, seguito subito dietro proprio da Dzeko (a pari merito con Immobile) a quota 23.
Chi dei due è più decisivo per la propria formazione? «Sono due calciatori determinanti – spiega Colonnese – ma forse Mertens al momento ha un impatto maggiore su ogni partita”. E per Jonas Thern vale lo stesso:
«L’ultimo Mertens è fenomenale, può far male da un momento all’altro quando ha la palla tra i piedi». Ma Roma e Napoli non hanno solo i bomber. Una fa del gioco di squadra la sua forza, l’altra sta provando a creare un collettivo ben amalgato – con buoni risultati – dopo l’avvicendamento in panchina estivo tra Spalletti e Di Francesco”. Proprio alla luce di questo cambio e del fatto che gli azzurri hanno quasi la stessa squadra e lo stesso allenatore da oltre due anni, c’è chi come Ottavio Bianchi vede un Napoli leggermente favorito, ma non per la presenza del belga: «Il Napoli è una squadra completa, in cui vi è un’esaltazione di un collettivo. Non c’è l’individuo che prevale sugli altri, ma tutti sono importanti. Certo, poi ci sono dentro tanti calciatori di un certo livello e questo rende tutto più facile. Diciamo che il collettivo è esaltato dalle qualità dei singoli». Roma-Napoli è già il presente: nella testa degli allenatori, nella testa dei tifosi ed anche in quella dei doppi ex. Il countdown è partito.
La Redazione