Ghoulam, sì. Proprio lui, non più solo produttore di cross e assist che dalla catena sinistra cercano uno dei tre tenori. Non si scorge più il limite tra le variabili indomabili delle triangolazioni, delle sovrapposizioni, delle profondità, e tra i gorghi di un talento ch’è nel tridente, ma mica soltanto lì. Segnano praticamente tutti – undici calciatori su ventuno – e nell’elenco, con i «soliti noti» è finito per entraci pure Faouzi Ghoulam, ormai «cecchino» e di classe di un Napoli che da tredici, da quando è cominciata l’era De Laurentiis, ha sempre trovato il modo di stupire, di dare un senso al progetto, riempiendolo di contenuti, di qualche successo, di una autorevolezza in Italia e all’Estero.