Marco Baroni non fa una grinza alla parola “turn over”. Il tecnico dovrà stare attento non solo alla condizione fisica dei suoi, ma anche alla tenuta. Domani il Napoli, mercoledì la Roma. Il meglio del calcio italiano da affrontare in tre giorni: serve coraggio e cervello per provare a cogliere almeno un’impresa. Due cose Baroni non le cambierà mai: il modulo, il collaudato 4-4-2 ed il dna della squadra. Giocare contro chiunque senza snaturarsi. «Sarà il solito Benevento che vuole fare risultato, che dovrà provare a ridurre al minimo le potenzialità degli avversari, sfruttando al massimo le proprie. Queste sono le partite più belle, hai la possibilità di misurarti con grandi campioni. Oltre all’esigenza di fare dei punti, gli stimoli devono venire proprio dal confronto». Baroni tiene sotto osservazione l’attacco. Un solo gol in tre partite. Nella partitina del giovedì l’attaccante svedese-cubano, Armenteros, ha fatto coppia con Coda e scalpita. Il suo ultimo gol è ormai datato 7 maggio, aveva ancora addosso la casacca bianconera dell’Heracles Almelo. In tutto ne ha realizzate 19 l’anno scorso contribuendo al decimo posto e alla salvezza della squadra olandese.
Ora, vorrebbe ripetersi nel più difficile campionato italiano. Magari iniziando proprio dal San Paolo, perché no?
CdS