È un pò come se il Real Madrid, paragone irriverente a parte, avesse messo in naftalina CR7 nella prima notte di Champions. L’ha fatto Sarri con Dries Mertens, privando il Napoli del suo top player nella delicata sfida contro lo Shakhtar Donetsk: in cui si è bruscamente interrotta la striscia positiva di dieci vittorie consecutive degli azzurri, tra campionato e coppe. A caldo era sembrato un atto di presunzione: costato ad Hamsik e compagni la fine della loro lunghissima imbattibilità, che resisteva dallo scorso 7 marzo. Ma il ko subito in Ucraina, complice il sorprendente turn over deciso dall’allenatore toscano, ha trovato a mente fredda una spiegazione differente e se non altro più plausibile: nonostante la legittima delusione dei tifosi per l’inattesa sconfitta. «Mertens è quasi insostituibile, per noi: ma non posso fargli giocare 50 gare di fila», aveva sostenuto Sarri al termine della sfida contro lo Shakhtar, lasciando intendere di essere stato costretto al doloroso turn over. Invece aveva un’altra possibilità: fermare l’attaccante belga (e anche gli altri due titolarissimi, Allan e Jorginho) nel derby sulla carta meno insidioso con il Benevento, in programma dopodomani pomeriggio al San Paolo. Il tecnico ha scelto tuttavia una strada diversa: anteponendo alle suggestioni della Champions le maggiori ambizioni del Napoli in campionato, affrontato con il dichiarato obiettivo di lottare fino in fondo per lo scudetto. Perfino il dopo partita, a Charkiv, era stato programmato in funzione dei prossimi appuntamenti che attendono gli azzurri. La squadra è infatti ripartita dall’Ucraina nella notte ed è atterrata all’alba a Capodichino: sobbarcandosi un viaggio molto più stressante, pur di voltare subito pagina. L’obiettivo primario in Champions League era la qualificazione per la fase a gironi ed è stato già raggiunto: grazie alla doppia vittoria nel turno preliminare con il Nizza, che ha messo a posto i conti della società e fatto felice De Laurentiis. Non sorprende, dunque, che adesso la priorità del Napoli sia diventata il campionato: in una stagione in cui la squadra di Sarri vuole tentare il colpo grosso. Di Mertens c’è bisogno per difendere il primato in classifica. L’ossessione azzurra si chiama scudetto.
Fonte: Repubblica