La formazione Champions di Sarri: quante incertezze. Da Chiriches ad Albiol ed al centrocampo

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CHIRICHES. E’ certo, o dovrebbe esserlo, che nel cuore della difesa per la Champions si sistemerà dall’inizio Albiol, lasciando che Chiriches stia tranquillo: lussazione alla spalla sinistra, chiaramente già ridotta, quanto basta per ritenerlo fuori dai giochi per la sfida con lo ,  (magari non dai convocati), nell’attesa di verificare le risposte future che, essendoci dei precedenti, potrebbero anche indurre ad un intervento. Ma si vedrà. Per il momento, ed era già annunciato, lo spagnolo va a fare il regista davanti a Reina, al suo fianco ci sarà Koulibaly e sulle corsie, si può scommettere, Hysaj e Ghoulam.

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INCERTEZZA. Qualche inevitabile riflessione tiene vive le serate di Sarri, che dal «Dall’Ara» ha ricevuto una serie di suggerimenti: ci sono un paio di giocatori meno brillanti del solito – Hamsik, cinque sostituzioni su cinque partite; però anche Jorginho – e dunque scelte da fare. Il capitano rientra nella schiera degli inamovibili, per convinzioni scolpite nel marmo, e magari Diawara, che ha fisicità e può imbattersi in una partita in cui il campo possa aprirsi più semplicemente, si ritrova con qualche possibilità da presumibile titolare: gli è successo una sola volta, in questa fase iniziale della stagione, a Verona, ma potrebbe capitare di nuovo proprio in Ucraina. E sempre là in mezzo vive l’eterno ballottaggio: Allan o Zielinski? Il brasiliano è in condizione straordinaria, corre per due, chiude e riparte, dà energia e ritmo al settore; però Zielinski s’è appropriato delle partite a modo suo, persino segnando, e comunque è garanzia assoluta: in vantaggio, anche pensando alla sfida di domenica prossima, resta ancora Allan.

TRIDENTE. La tentazione di puntare su Milik è legittima ma la capacità di segnare sempre da parte di Mertens (siamo già a tre) scoraggerebbe chiunque e probabilmente riuscirà a farlo pure con Sarri: il belga ha più chance, mentre sembra persino inutile chiedersi chi possa giocare a destra e chi a sinistra, terra di conquista di Callejon (da una parte) e di Insigne (dall’altra). Lo scugnizzo però si porta dentro le fatiche della Nazionale: magari va a finire che ci scappi una staffetta a gara in corso, ma questo lo ispirerà solo la partita.

Fonte: CdS

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