La strategia del Bologna pare funzionare, ma non arriva in fondo. Costruito per chiudersi e ripartire, il Bologna non ha un piano B, e oltretutto deve cedere anche Palacio e Destro: i due sono ormai col fiatone. Invece il Napoli recupera ispirazione con Zielinski e Diawara, molto più concreti di Hamsik e Jorginho. Si rivede il possesso insistito con profondità improvvisa, e poi c’è Pulgar – forse nervoso per aver tirato sulle torri una punizione – che s’inventa un dribbling svogliato davanti all’area contro Mertens: subito punito dallo scatto del belga. Poco dopo, con l’azione più tipica da Napoli, collettiva, in area, e Zielinski chiude il 3-0. Tanto bel lavoro sprecato, ma per frenare il Napoli è chiaro che ci vogliono un progetto a orologeria e fiato infinito. Neanche tanto a margine un paio di annotazioni: sette dei nove gol sono arrivati nel secondo tempo, e anche contro l’Atalanta Diawara-Zielinski per Jorginho-Hamsik avevano ribaltato la situazione. Forse Sarri potrebbe cambiare qualcosa in partenza: vediamo mercoledì con lo Shakhtar.
