Gazzetta – Diverte e segna, questa squadra è ‘NA COSA GRANDE’
Un due tre: stella! Il nostro calcio si ripresenta in Champions a pieno organico grazie a questo Napoli dei nani giganti. Che imperversano anche in Costa Azzurra (appunto) con la stessa schiacciante superiorità del San Paolo, lo stesso punteggio all’inglese (una volta si definiva così il 20) e pure le stesse palle gol non trasformate, ché altrimenti avremmo assistito a un tennistico 6 1/60. Napoli, si ‘na cosa grande. Divertono (e segnano) talmente tanto Callejon, Mertens e Insigne da riportare alla mente l’allegria irrefrenabile che scaturiva dalle imprese di carta di QuiQuoQua, gli scatenati nipotini di Paperino. E visto che siamo in tema, adesso siamo curiosi di vedere se mastro Sarri chiederà un regalo di mercato a zio Paperone, personaggio richiamato dalla oculatezza con la quale De Laurentiis sta amministrando il club. Con i proventi in arrivo dalla Champions magari don Aurelio può pensare a un botto, ma bisogna appunto capire se verrà sollecitato o condiviso dall’allenatore. E ieri sera in tv (Mediaset), sollecitato appunto sul tema, il nostro Maurizio è rimasto abbottonato. Sarri del resto ha voluto confermare tutti i suoi titolari perché convinto che la continuità può essere il migliore dei rinforzi. E i suoi uomini gli stanno dando subito ragione avendo cominciato la nuova stagione col piglio, la sicurezza e la puntualità delle giocate con cui avevano chiuso la precedente. I tre successi di fila tra coppa e campionato, dicono che il Napoli sta vivendo il miglior avvio da quando ha in panchina il tecnico toscopartenopeo. Che ha impresso una mentalità vincente riportando alla mente la «rivoluzione sacchiana» degli anni Ottanta. Sarri, non dimentichiamolo, è stato pure l’artefice della trasformazione di Mertens in centravanti, decisione accompagnata inizialmente da un diffuso scetticismo tanto che, per restare al mitico Walt Disney, il trio d’attacco venne definito la Banda Bassotti. E il grave infortunio di Milik una sventura, tanto che fu preso un sosia, Pavoletti Ricordato che il Napoli non aveva mai disputato la Champions due volte di seguito (nel 201415 Benitez fu stoppato al preliminare) e che dal 2010 è l’unica italiana sempre presente in Europa (annotazioni che devono rendere giustamente orgoglioso De Laurentiis), attendiamo con serenità il sorteggio dei gironi (azzurri in terza fascia, pazienza). Dopo di che si penserà all’Atalanta. Chi è ancora senza abbonamento, si affretti: lo spettacolo è già cominciato e promette di essere lungo. Anche indimenticabile, magari.
Fonte: gasport