Salernitana, Bocalon pronto al debutto
Sulle spalle la maglia numero ventiquattro. Ma soprattutto l’attacco della Salernitana. Riccardo Bocalon è pronto per l’Arechi, ma stavolta con i colori granata. E quella di domani sera sarà senza alcun dubbio la sua partita. Quasi uno scherzo del destino. E del sorteggio di Coppa. Dall’altra parte, infatti, ci sarà l’Alessandria, la squadra con cui “il Boca” ha giocato nelle ultime due stagioni segnando complessivamente trentanove gol in ottantacinque partite. La squadra che l’attaccante veneziano trascinò un anno e mezzo fa fino alla semifinale di Coppa Italia contro il Milan. «In ogni caso all’Arechi ci sarò», ci aveva detto al telefono nelle ore febbrili della trattativa tra i due club. In realtà Bocalon sapeva già che all’Arechi non avrebbe indossato la maglia grigia dell’Alessandria, ma quella granata.
OCCASIONE. Dopo una fugace esperienza in B col Portogruaro nella stagione 2010/2011, la Salernitana rappresenta la grande occasione per “Din don”, come lo chiamano ad Alessandria. «Arrivo – ha detto – in una piazza con una storia importante alle spalle. Onorerò la maglia nel migliore dei modi come ho sempre fatto nella mia carriera. Sono un attaccante a cui piace far gol e spero di farne tanti fin da subito». Intanto domani sera, per la prima all’Arechi, dovrà cercare di eliminare proprio l’Alessandria dalla Coppa. Lui, che nella stagione 2015/2016, fu l’eroe dei grigi nella competizione tricolore decidendo le gare esterne col Genoa e con lo Spezia e portando la squadra di Gregucci alla Scala del calcio. In quel momento “il Boca” entrò di diritto nella storia dell’Alessandria.
CARRIERA. In Laguna i primi calci, fino a quando gli osservatori del Treviso lo notarono in un campionato sperimentale. Poi l’Inter, la squadra del cuore, la sua passione da sempre. Nella Primavera nerazzurra incontrò Ciccio Esposito, l’allenatore di quella squadra, uno dei tecnici che gli hanno insegnato di più. Bocalon ha due sogni: tornare in B e magari indossare, un giorno, di nuovo la maglia dell’Inter. Per ora si gode questo trasferimento alla Salernitana. «So che Salerno è una piazza calorosa. Il pubblico, soprattutto in casa, sarà il nostro dodicesimo uomo in campo. Mi piace attaccare la profondità, ma il mio habitat è l’area di rigore».
DECISIVO. Bocalon è stato spesso decisivo nella sua carriera. Come quando, sette anni fa, segnò all’89’ al Bentegodi il gol che stese il Verona e diede al Portogruaro la serie B. Il suo idolo è da sempre Pippo Inzaghi, è a lui che s’ispira. Ed il sorteggio del calendario di B gli ha tirato un altro scherzo: la trasferta nella sua Venezia alla prima di campionato proprio contro SuperPippo.Corriere dello Sport