Quando il genitore manager conta più del calciatore
Il genitore-manager non fa parte della tradizione nazionale ma anche la famiglia, istituzione centrale nella nostra cultura, ormai si è evoluta. Il 2017 è l’anno in cui nei pranzi tra amici si è parlato per settimane di Gigio Donnarumma, storia infinita risolta solo dopo sette-otto colpi di scena. Alfonso e Antonio, papà e fratello, sono stati decisivi, qualcosa più che consiglieri come dimostra l’incontro con Montella a Castellammare. Carmine Insigne, papà di Lorenzo e Roberto,èandato un passo oltre. Ha litigato con il trio Andreotti-Della MonicaOttaiano, gli storici agenti che poche settimane prima avevano garantito al figlio un rinnovo da 5 milioni a stagione. A quel punto, gli Insigne hanno contattato Mino Raiola e hanno firmato con lui.
Fonte: gasport