E’ il mercato nella sua accezione più insolita: però sono rinforzi autentici, peraltro già abbondantemente «eruditi», ambientati, tecnicamente «educati», sicuramente pronti per l’uso più appropriato, quello che s’è intravisto sin quando è stato possibile. Arkadiuz Milik s’è preso il Napoli sulle spalle, immediatamente, incurante dell’eredità pesantissima lasciatagli da Higuain: ma è «durato» appena un mese e mezzo – dal 20 agosto al 9 ottobre – poi s’è dovuto accomodare in sala operatoria e attraversare centocinquanta giorni nel buio e il resto della stagione per riscoprire la normalità. Sette gol in nove spezzoni di partita, un antipasto niente male, complessivamente, 872 minuti giocati, fanno meno di dieci gare complessive; e le ha dovute vivere ricercando se stesso e quella stabilità fisica e psicologica che certo gli era mancata…