ESCLUSIVA – V. Riccio (pres. scuola calcio): “Al Napoli serve un elemento alla Bonucci per la crescita dei giovani”

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La stagione agonistica delle scuole calcio è terminato ma già si pianifica il futuro per renderle ancora più competitive e farle crescere non solo in ambito sportivo. Tra queste c’è certamente la scuola calcio Vincenzo Riccio che risiede a Brusciano e che proseguirà con il suo piano di miglioramento come visto in queste ultime stagioni. Ilnapolionline.com ha intervistato il suo presidente Vincenzo Riccio per fare un bilancio della stagione e sul Napoli tra mercato e i prossimi impegni sul campo.

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Finita la stagione agonistica della scuola calcio, come giudichi la stagione delle varie compagini? “Questa stagione in linea di massima è stata positiva come risultati, ma io ho intrapreso questo viaggio nella scuola calcio per vari motivi. Indubbiamente se i risultati venissero sarebbe un di più e un aspetto importante, ma conta la crescita della struttura e su quest’ultima considerazione io mi ritengo soddisfatto. Il merito va sicuramente alle persone che lavorano nella scuola calcio, istruttori compresi. Dal prossimo anno oltre alle persone che tu ben conosci, ci sarà anche Vincenzo Marino che ha allenato il Napoli Under 16 portandolo ai quarti di finale. Mi auguro che ci sia quella  crescita definitiva per far sì che la nostra struttura possa dare ancora risultati importanti”.

Ti volevo chiedere del settore giovanile del Napoli, come procedono i continui dialoghi con il responsabile Gianluca Grava e se in futuro ci saranno possibili affari con il club partenopeo? “Con Gianluca quando ci sentiamo parliamo molto di calcio e dei tempi di quando ci affrontavamo a avversari e lo considero un serio professionista ed una persona davvero per bene. Quest’anno ha giocato nel Napoli Under 15 un nostro ragazzo Nello D’Onofrio ed è andato bene in linea di massima, un calciatore che ha ampi margini di crescita. Su di lui c’erano diversi club ma alla fine ho preferito darlo al Napoli per la grande amicizia con Grava e i suoi collaboratori.  C’è un giocatore classe 2005 che da un paio di anni stanno  seguendo, si chiama Gennaro Piccolo ed è davvero un prospetto interessante”.

Ieri Sarri in conferenza stampa ha parlato della fase difensiva che deve essere perfezionata. Tu come interverresti? “A mio avviso la squadra è davvero competitiva e molto ben strutturata, però io se fossi nel club prenderei un elemento di esperienza per il reparto arretrato. Prendi il Milan che ha preso Bonucci dalla Juventus, certamente andrà a migliorare per quanto riguarda il reparto arretrato, ecco credo che questo debba essere la classica ciliegina sulla torta per rendere il Napoli ancora più forte. Un elemento di esperienza per rafforzare la rosa e poi fare da chioccia per i giovani della compagine di Sarri”.

Quest’anno nel Napoli oltre Marko Rog che potrà avere più minutaggio è arrivato Adam Ounas che già si sta mettendo in evidenza. La linea giovani tu come la vedi come politica societaria? “La reputo una politica davvero intelligente, visto che sono arrivati elementi davvero interessanti ed alcuni di questi già hanno fatto vedere tutto il loro potenziale. Io credo che sarebbe ancora più gratificante se rimassero  ancora per molto tempo senza venderli in futuro. Con i calciatori acquistati già dallo scorso anno si può costruire un Napoli sempre più competitivo ma se poi li cedi allora rischia di essere una politica non da top club, quindi aspettiamo come si comporterà il club nei prossimi anni. Per il momento ti dico che mi piacciono i giovani della rosa di Sarri”.

Infine ti vorrei chiedere del vice-Reina, tu prenderesti un giovane da far crescere dietro al portiere spagnolo oppure un elemento di esperienza come Karnezis? “Sto leggendo in questi giorni si è discusso di un possibile rinnovo di Reina con il Napoli, da questa decisione dipenderà anche la scelta sul suo vice. Credo che se dovesse restare il portiere spagnolo senza il rinnovo, allora è più giusto puntare su un estremo difensore giovane e di prospettiva come si legge, tipo Rulli o Meret. Sono i profili ideali, possono crescere senza fretta e poi essere titolari in futuro”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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