Quindici anni fa esatti. Più o meno nella stessa ora in cui questo articolo viene pubblicato, considerando il fuso orario sudcoreano. Era un pieno pomeriggio di giugno, esattamente come questo, quando si consumò uno dei più grossi scandali sportivi di tutti tempi: Corea del Sud-Italia 2-1 dts. O più semplicemente, la partita di Byron Moreno.
Dubbi che probabilmente caddero definitivamente qualche anno dopo, quando Byron Moreno si rese protagonista di episodi, come dire, “fantasiosi”, anche in patria. Moreno infatti venne radiato a causa di un arbitraggio “anomalo” nella partita di campionato tra Liga di Quito e Barcelona Sporting Club, in cui si superò concedendo un rigore inesistente ai padroni di casa e 6 minuti di recupero; minuti che diventarono 13, giusto il tempo necessario per permettere al Liga di Quito di ribaltare definitivamente il risultato, squadra della città in cui Bayron Moreno era casualmente candidato al consiglio comunale (e dove poi non fu eletto).
Finita lì la carriera, il meglio di Moreno deve ancora arrivare, con vicissitudini nella vita privata che lo portarono secondo le cronache ad accumulare parecchi debiti. Probabilmente da lì la scelta geniale, nel 2010, di imbarcarsi verso il JFK di New York con addosso 6 chili di eroina dal valore di mezzo milione di dollari. Droga impacchettata intorno allo stomaco e le gambe e che fu prontamente rivelata allo scalo americano.