RTC’è un delicato gioco a incastro nelle prossime mosse del Napoli. E tutto ruota intorno a Reina. Cosa farà Pepe? Accetterà di restare ancora un anno e di giocare con il contratto in scadenza o dirà addio agli azzurri? Ma soprattutto: quanto tempo è ancora disposto ad attendere De Laurentiis? La risposta al secondo quesito è più semplice: entro fine giugno. Il patron farà il suo rientro in Italia intorno al 26: ovvio, non ha bisogno del faccia a faccia con Giuntoli per conoscere lo stato dell’arte, visto che via telefono gli aggiornamenti sono quotidiani. Ma in quei giorni farà il suo ritorno anche Quilon, l’agente di Reina. Le parti si sono lasciate dopo l’ultimo vertice in stand-by: se dovesse arrivare un’offerta da altro club, Reina la prenderebbe in esame. Il Napoli non intende offrirgli quell’anno in più che Reina sogna. E non intende farlo neppure se lo spagnolo decidesse di spalmarsi l’ingaggio, cosa che peraltro non pensa di fare. D’altronde la scelta di Szczesny di andare alla Juve ha un po’ lasciato l’amaro in bocca a De Laurentiis: i bianconeri verseranno all’Arsenal 14,5 milioni di euro.
Dunque, il Napoli aspetta. Perché è un conto è dover trovare il nuovo vice Reina (Sepe e Rafael andranno via) e un altro dover trovare un nuovo numero uno. Già, perché sia Neto che Leno, i due profili che sono sulla graticola, sanno bene che con Reina non ci sarebbe mai vera alternanza, perché Sarri considera il giocatore di Madrid un intoccabile. Eppure sia Neto che Leno sono pronti all’avventura napoletana, ma a patto che vengano a fare i titolari. Juve e Bayer Leverkusen hanno già dato la propria disponibilità a trattare. È un gioco a incastro, ma non è certo un problema: perché male che vada, Reina resterà il titolare, per la gioia di Sarri. Ovvio, si complicherebbero non poco i programmi di rinnovamento annunciati da De Laurentiis. Se resta Reina, la caccia al vice potrebbe portare a Zoet del Psv o a Karnezis dell’Udinese. Attenzione a un’altra new entry: è Handanovic. Ha un contratto che scade nel 2019 e farebbe salti di gioia per giocare la Champions. Ma ha uno stipendio altissimo: quasi 5 milioni di euro. Secondo il “Mattino”, le piste Meret e Cragno non vanno scartate: ma Udinese e Cagliari sognano l’asta e alla fine la otterranno. Peccato per Perin: se non ci fossero dubbi sulla sua tenuta fisica, sarebbe arrivato alla corte di Sarri. Il Napoli, per chiudere il discorso dei portieri, deve vendere Rafael questa estate, mentre con Sepe non ha tutta questa fretta. È Sepe ad averla, che sogna una piazza dove giocare con più continuità.
La Redazione