In settimana Alberto Bollini si vedrà a Roma con Lotito, Mezzaroma e Fabiani. Ma il primo tassello del nuovo mosaico granata è già al suo posto: l’allenatore è lui. Proprietà e direttore generale lo hanno deciso giovedì scorso. L’incontro con Bollini servirà a definire «i programmi tecnici della prossima stagione». La Salernitana punterà a migliorarsi, dunque cercherà di lottare per la serie A, ma senza fare spese folli. Arriveranno anche giovani di qualità. Poi bisognerà vedere quale sarà il futuro di calciatori come Coda e Donnarumma.
SPAZIO AI GIOVANI.Bollini, intervenuto sabato ad un evento di solidarietà organizzato ad Agropoli da Guglielmo Stendardo, è molto chiaro al riguardo: «Attraverso la freschezza, la spensieratezza e chiaramente anche con i mezzi tecnici dei giovani si può vincere e si deve provare a vincere. Nel calcio di oggi c’è grande attenzione per questo aspetto».
mix. Bollini sa bene quello che possono dare i giovani, ma sa anche che per vincere non bastano talento e freschezza atletica, soprattutto in una piazza esigente come Salerno. «Una stagione vincente – precisa – è legata a tantissime componenti: organizzative, strutturali, morali ed ovviamente tecniche. Per quanto riguarda l’abilità, occorre certamente quell’esperienza che può dare un giocatore che ha fatto tanti campionati; serve, poi, la freschezza, che può dare un giovane, ma c’è bisogno anche di saper interpretare un calcio totale da parte di chi ha mezzi tecnici importanti o arriva da settori giovanili di valore».
colmare il gap. C’è tutto il Bollini-pensiero in queste frasi, che deriva dalla sua esperienza nel settore giovanile della Lazio ma anche, ad esempio, dalla stagione vissuta all’Atalanta con Edy Reja. Il tecnico di Poggio Rusco, che ieri ha trascorso la domenica in famiglia, è convinto che per vincere occorra un mix di esperienza e gioventù, che abbia, però, un minimo comune denominatore: lo spessore tecnico ed umano. Poi servono strutture ed un’organizzazione capillare. L’obiettivo della Salernitana è colmare il gap con le altre squadre emerso quest’anno. «Al termine di una stagione – commenta – si ricordano sempre le occasioni sciupate. Ma ci sono stati anche risultati esaltanti, come la vittoria nel derby con l’Avellino ad esempio. Nell’ultima fase del campionato non abbiamo avuto molta fortuna, ma fa parte del gioco. Tuttavia io sono soddisfatto, la squadra ha dato il massimo ed ha raggiunto l’obiettivo che mi era stato chiesto. I programmi per il futuro? Ci sono tutte le premesse per fare un ottimo lavoro a Salerno, ma di programmi parlerà la società al momento opportuno».
RITIRO A ROCCAPORENA. Confermato per i granata il ritiro a Roccaporena, nel comune di Cascia, a partire dal 14 luglio.Corriere dello Sport
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