Tra le tante sfaccettature che diversificano il numerosissimo popolo dei tifosi azzurri, ma forse dei napoletani in genere, rispetto agli altri, c’è quella di avere una spiccata propensione a distinguere bene ciò che si fa con la staticità dei doveri imposti dalla vita, dal sistema, e i gesti, le lotte, fatte col cuore e con l’anima. Il Napoli ha terminato il suo percorso stagionale e si è portato a casa un terzo posto in classifica, che per qualcuno potrebbe sembrare un contentino, e anche piuttosto deludente, per una stagione giocata ai massimi livelli, e battendo record su record. Ma non per gli azzurri, a cominciare dai giocatori e finendo ai tifosi. Tutti sanno bene che questo terzo posto è solo un magnifico trampolino di lancio per un grande progetto, che porterà i partenopei a contendersi vis a vis, con la squadra campione in carica, lo scudetto, la prossima stagione.
E su una cosa sono assolutamente tutti d’accordo, il primo artefice di questo sogno che ora può diventare realtà è Maurizio Sarri. Un uomo, un allenatore sempre sopra le righe, a volte criticato per il suo linguaggio schietto e colorito, o anche per quella tuta, simbolo di uno stacanovismo innato, che però è sempre rimasto coerente coi suoi schemi e con la sua idea di calcio. Un calcio bello, entusiasmante, intrigante come un’affascinante donna, ma anche tatticamente perfetto, e definito per questo, il calcio più bello d’Italia e d’Europa, in più occasioni. Sarri ha saputo valorizzare i suoi giocatori e sempre li ha spronati a non arrendersi e a non adeguarsi ad etichette varie. Il popolo azzurro sa perciò, che questo terzo posto ha il sapore della gloria, e ha sostenuto una squadra e il suo allenatore a giusta ragione, per un attaccamento profondo al colore azzurro e alla maglia. Lo scudetto è un sogno realizzabile grazie alla tenacia di questo allenatore che non ha mai mollato, e anche lui ha capito che non è più una “bestemmia” pronunciarlo.
Il calcio è lo specchio della vita e le similitudini fra le due cose si sprecano, ma forse la cosa che le accomuna di più è che, se si crede davvero nei sogni e si lotta veramente per realizzarli, non importa quanto tempo e quanta fatica costerà, essi si avvereranno, prima o poi si avvereranno. Perciò tutti avvisati, la prossima stagione “Sarri-verà” lo scudetto, parola di toscano nato a Napoli!
A cura di Emilia Verde