Pietoso vomito d’invettive e cori beceri, ecco la parte malata del tifo a Genova

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Il fastidio è divenuto imbarazzo e poi il turbamento s’è trasformato in vergogna: senza (quasi) un attimo di pausa, con il solito, inquietante ritornello – «Oh, Vesuvio, lavali con il fuoco» – ossessivo e ossessionante, la cifra d’un degrado dal quale Luca Banti ha scelto di uscire e per due volte, invitando la Sampdoria ad avvisare «Marassi» intera attraverso gli altoparlanti che, nel caso in cui avessero continuato a cantare quel coro «contenente frasi di chiara discriminazione territoriale, la partita sarebbe stata sospesa».  

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richiami dello speaker 

E’ successo nell’intervallo, poi è capitato ancora al 33’ della ripresa: non è cambiato assolutamente nulla, né altro avrebbe potuto farne Banti se non fermare una sfida nella quale c’era comunque tanto in palio. E’ stato un pietoso vomito d’invettive, un declino che in qualche modo andrà frenato: perché si blocchi questa deriva.

Fonte: CdS

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