Benevento-Perugia, Baroni vuole una squadra più concreta
A due passi dalla storia. Il Benevento scopre orizzonti nuovi e al primo anno di serie B sogna addirittura di arrivare nell’Olimpo del calcio. Semifinale da brividi contro il Perugia di Bucchi, piccolo vantaggio per gli umbri finiti davanti ai giallorossi nella stagione regolare per quel maledetto punto di penalizzazione risalente alla gestione dello scorso anno: due risultati speculari e a volare in finale sarebbe il Grifo. Ma il Benevento è arrivato a questi play off con la leggerezza di chi sta vivendo una stagione da re dopo aver mangiato per anni pane raffermo e col furore di chi vede davanti a sé un traguardo impensato solo un paio di stagioni fa. Marco Baroni ha saputo trarre il meglio da una squadra che possiede uno spirito di gruppo invidiabile e sembra poter superare qualsiasi avversità. Vinta la sfida preliminare con lo Spezia più nettamente di quanto dica il risultato, ma con quel finale batticuore assolutamente da evitare nel doppio confronto col Perugia, Baroni è partito proprio da questa osservazione per chiedere di più ai suoi ragazzi: «Avremmo potuto evitare ogni sofferenza: abbiamo preso gol sul 2 a 0 in contropiede e poi fallito occasioni propizie perché cerchiamo sempre il tiro nel sette. Di tanto in tanto dovremo ricordarci che si può vincere anche segnando qualche gol brutto». Lezioni di pragmatismo in vista della doppia sfida con gli umbri. Non pensa di cambiare molto in questa gara d’andata al Vigorito che sarà gremito come un uovo (record stagionale), il solco è tracciato e cercare nuove strade sarebbe da folli. Tra i convocati c’è anche Ciciretti, ma partirà dalla panchina come contro lo Spezia. Il resto della formazione è pressoché simile a quella che ha battuto i liguri. Possibile il rientro di Venuti per Gyamfi.
PERUGIA – «Ti prometto che lotteremo anche per te». La tragica e prematura fine di Fabio Ercolanoni, 54 anni, risulta un motivo in più per i grifoni: l’impegno lo ha preso, a nome di tutti, lo stesso presidente Massimiliano Santopadre, che ricorda, con una nota sul sito del club, come il noto tifoso della Curva Nord, fin dalla C2, in epoca di massima sofferenza per tutto l’ambiente, nutrisse profonda fiducia in lui tanto da confidargli: “Massimilià, io lo so che tu ci porterai in serie A…”. I tifosi, intanto, prendono d’assalto il botteghino (oltre 8000 biglietti già venduti per la gara di ritorno (si profila una presenza record stagionale tra i 13.000-14.000 spettatori), mentre un migliaio seguiranno i grifoni, pronti a dare il massimo supporto, a Benevento. Entusiasmo altissimo, insomma, in casa biancorossa. Cristian Bucchi ha respirato quest’aria ed ha commentato: «Sento odore di serie A…». L’allenatore la squadra da mandare in campo l’ha in testa da qualche giorno e gli ultimi dubbi sono legati soltanto alle condizioni del capitano Lorenzo Del Prete e del centrocampista Jacopo Dezi. Le indiscrezioni dell’ultima ora danno quasi per certo il recupero dei due giocatori che, pertanto, dovrebbero partire in formazione fin dal primo minuto. Gli altri nodi da sciogliere riguardano il centrocampo. Dato per scontato che giochi Dezi, sicuro l’utilizzo di Brighi, che porta esperienza, sangue freddo e classe. Da verificare se Bucchi opterà su Ricci, in bello spolvero nell’ultima di campionato o privilegerà gli equilibri tra i reparti puntando su Gnahoré, che garantisce fisicità e più spiccata propensione difensiva. Il tridente di attacco sembra delineato: Di Carmine-Guberti-Mustacchio. Nello spogliatoio é girato un refrain, coniato proprio da Bucchi: «Dobbiamo fare di tutto per non avere rimpianti».Corriere dello Sport