Il presidente è 66esimo – Grazie a lui Napoli può sognare lo scudetto

La classifica per la rivista specializzata inglese "Four Four Two"

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«Il cammino del Napoli dal 2004 è stato fenomenale. De Laurentiis ama attaccare l’establishment e vede la Juventus come una vera nemica». È questo il giudizio con il quale la rivista specializzata inglese «Four Four Two», colloca Aurelio de Laurentiis al 66esimo posto della lista degli uomini più influenti del calcio al mondo. Una chart ambita nel quale al produttore 67enne si dà il merito, nella motivazione con la quale gli si riconosce la posizione nella Top 100, di «trattare il calcio così come tratta le sceneggiature. A parte delle ingiurie nei confronti di Gonzalo Higuain dopo la sua partenza, una delle sue idee più grandi è quella di costruire uno stadio con 40mila posti in meno rispetto all’attuale San Paolo. A settembre ha anche detto di non voler guardare più una partita fin quando non avesse costruito il suo. Uno degli scherzi più famosi è l’aver presentato Gokhan Inler con una maschera di leone nel 2011, ma De Laurentiis è una persona molto seria sul mercato: ama trovare gioielli nascosti che il club può poi vendere per ottenere grossi guadagni. Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli di Milik, Zielinski e Rog: i tifosi del Napoli possono sognare legittimamente la vittoria di un titolo dopo l’era di Diego Armando Maradona». La top ten recita Richard Scudamore boss della Premier League che ha concluso un contratto televisivo da 5 miliardi di sterline, Gianni Infantino (presidente Fifa), George Mendes, potentissimo procuratore, davanti ad Aleksander Ceferin (presidente Uefa), Lionel Messi, Roman Abrhamovic, José Mourinho, Florentino Perez, Ed Woodward (vicepresidente Manchester United) e CRistiano Ronaldo. Ma ci sono anche Rummenigge (con il numero 11), Raiola al sedici, Guardiola al 17. Tra gli uomini più influenti la curiosità di YouTube e Twitter nella top 30 e della prima donna Marina Granovskaia, braccio destro di Abramovich al 22esimo. Rupert Murdoch è solo 31esimo. Per trovare Zlatan Ibrahimovic si scende al 47esimo mentre al 41esimo c’è Antonio Conte e al 43esimo il capo degli arbitri mondiale Pierluigi Collina. La Roma si consola con il nuovo ds Monchi al 55esimo posto, poco dietro il presidente della Juve Agnelli, 53esimo. Ma chi c’è dietro De Laurentiis? L’ex stella britannica Gary Lineker è 67esimo. Diego Maradona solo 79esimo, una posizione in meno del Cholo Simeone. David Beckham 85esimo e il re degli allenatori europei, colui che ha vinto dappertutto, Carlo Ancelotti, solo 84esimo. Onore a Johan Cruiff, scomparso nel marzo del 2016,97esimo in questa graduatoria che si chiude con il 100esimo posto occupato dal bosso di Atos, Glenn Thompson, che si occupa di servizi telematici, partner del Cio.
Fonte: Il Mattino

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