Il punto della situazione – di R. Muni: “Macchina da gol”
Il Napoli sbanca lo stadio del Torino rifilando una manita alla squadra granata, la seconda inflitta alla squadra di Mihaijlovic dopo i cinque gol realizzati all’andata. Gli azzurri si confermano una macchina da gol strepitosa, gli unici nella storia a fare per tre volte nello stesso torneo almeno cinque gol in trasferta (oltre alla cinquina di Torino, c’è stata quella di Cagliari ed i sette gol realizzati al Dall’Ara). A fare la differenza ed i primi quattro gol ci ha pensato il tridente dei piccoli diavoli, abilmente innescati da capitan Hamsik e da Jorginho, mentre per chiudere i conti ci è voluta la sesta rete stagionale di Zielinski, al termine dell’ennesima azione da PlayStation e se consideriamo che al Napoli sono stati negati due rigori confermati dalle moviole e fermato Mertens solo davanti ad Hart, per un fuorigioco inesistente, si capisce che la partita è stata a senso unico. Uno spettacolo per gli esteti del pallone, una goduria per i tifosi azzurri che hanno invaso lo stadio dedicato alla memoria del Grande Torino. Purtroppo la tifoseria di casa non si è mostrata all’altezza del vecchio cuore granata, poiché è caduta nel triste meccanismo della discriminazione territoriale…e mentre dagli spalti si invocava il Vesuvio a fare bagni di lava ai napoletani, Insigne, Mertens e due volte Callejón, oltre a Zielinski, sommergevano di reti il malcapitato Hart. Oltre ad annotare un nuovo clean sheet di Pepe Reina, vale la pena di sottolineare la prova superlativa di Koulibaly ed Allan: il primo è risultato un muro invalicabile per qualsiasi avversario, una cima troppo difficile da scalare per qualsiasi ardito avesse tentato di impensierire la retroguardia di Sarri. Il centrocampista brasiliano, invece, ha aggiunto alla linea mediana ciò di cui c’era bisogno, vale a dire quei muscoli e quella grinta che hanno permesso ai compagni di reparto di usare il fioretto piuttosto che la sciabola. Napoli perfetto, in ogni reparto, in ciascun frangente di partita; una squadra tonica e brillante sia fisicamente che mentalmente. La squadra di Sarri gioca divertendosi e diverte giocando. E tra un gol ed una giocata di fino sbriciola record su record. Si potrebbero elencare tutti i record abbattuti dai Sarri’s boys ma sulle pagine web, negli ultimi giorni, non si è fatto altro e allora ci limitiamo a ribadire che il Napoli 2016/17, sebbene non verrà mai citato in alcun almanacco, verrà ricordato per come ha fatto innamorare i suoi tifosi. Una delle formazioni azzurre più forte di sempre che, paradosso assoluto, arriverà terzo! Nonostante nelle ultime ventuno partite il Napoli sia primo in classifica, con ben cinque punti in più della capolista Juve, nonostante il record di gol segnati in trasferta (quarantasei!!!), nonostante le centosette reti segnate in stagione, comprese quelle di Champions, la squadra di Sarri arriverà terza, con ogni probabilità. Altro paradosso di questo bizzarro campionato è che il Napoli, secondo la matematica, potrebbe ancora vincere lo scudetto…solo a condizione che si verificassero dei risultati francamente molto improbabili. Tornando con i piedi per terra, se a centottanta minuti dal termine del campionato il destino, per il secondo posto, non è nelle mani del Napoli, dipende largamente dal risultato dell’Olimpico di domenica sera. Personalmente non credo alle ipotesi di complotto, ritengo invece che tra Roma e Juve abbia vinto la squadra più affamata di successo mentre la capolista, sapendo di potersi giocare altri due match ball scudetto con Crotone e Bologna, era già con la testa alla prima delle due finali in calendario. Non può, di conseguenza, che aumentare il rammarico per quei due legni che hanno negato tre punti sacrosanti in casa del Sassuolo. Francamente ritengo ingiusto accusare i Sarri’s boys di aver perso troppi punti contro le piccole, poiché di contro ne ha fatti molti su campi ostici. Un dato deve però far riflettere: negli scontri diretti tra le prime tre della classe, il Napoli è ultimo con quattro punti, mentre Juve e Roma hanno rispettivamente sette e sei punti…colmiamo questo gap e saremo da scudetto. Analizzando più a fondo questo dato, i quattro punti (la vittoria a Roma e il pareggio con la Juve) sono stati conquistati nel girone di ritorno, quando il maestro Sarri aveva trovato la formula magica che sopperisse alla partenza di Higuaìn ed all’infortunio di Milik. Su queste basi, aggiungendo pochi elementi di valore assoluto, il Napoli potrà finalmente cullare il sogno tricolore…a condizione che questo gruppo che ci sta facendo sognare ad occhi aperti, venga confermato in blocco. Avanti Napoli, Avanti!
Riccardo Muni