Sarri: «Con De Laurentiis pronto a tutto. Se vuole rinnoviamo, se sono un peso lo libero subito» »
Sarri, l’altro ieri, in conferenza stampa: «Con il prossimo contratto voglio arricchirmi, lo devo alla mia famiglia. De Laurentiis è stato l’unico che ha avuto le palle di prendermi, dopo Empoli, e gli devo molto». La replica di De Laurentiis è immediata, un po’ spacca il week-end: «Dopo la scadenza dell’impegno attuale, magari dopo aver vinto due scudetti ed una Champions, provvedo ad accontentarlo. Può guadagnare tanto con noi ma se volesse andare al Bayern, al Barcellona, allo United o al City, lo accompagnerei volentieri e mi vedrei anche il suo primo allenamento». Voi direte: l’ironia. Ce n’è, dall’una e dall’altra parte, però la seconda – la replica di De Laurentiis – ha anche in sé il tutt’altro vago sapore del peperoncino, buttato lì mica solo per vedere l’effetto che fa. E infatti: Torino 0, Napoli 5, ce ne sarebbe per mettersi sulla sdraio a godersi la serata, però Sarri nel confronto dialettico non indietreggia, non sparisce, non transige ed accetta il corpo a corpo, ma precisando («io a lui sono grato e quella frase era una mia considerazione personale, intesa però in senso generale»), ammorbidendo il clima secondo però oneste valutazioni («io conosco il budget della società e non mi sono mai permesso di chiedere nulla»), infine orgogliosamente replicando, affinché non restasse in lui alcun tipo di rimpianto («Aurelio è così, ogni tanto si incazza e parte; io se mi chiama per un ulteriore rinnovo, ci vado, certo, altrimenti ci vediamo a Dimaro»).
Fonte: CdS