Il Mattino – La puntura di Sarri: “Ora il mio contratto deve essere più ricco”
Sarri, alla vigilia della sfida contro il Torino decisiva per il secondo posto, accende nuovamente il discorso sul suo futuro rendendo pubblica la sua voglia di un contratto più ricco. Il tecnico azzurro lo fa commentando la considerazione fatta nei giorni scorsi da De Laurentiis che lo aveva accostato a Ferguson ipotizzando per lui un futuro a vita nel Napoli.
«Il Napoli è una soddisfazione enorme: dopo Empoli tutti parlavano di me, l’unico ad avere le p… di prendermi è stato De Laurentiis e a lui devo molto. Ma pensare da qui a cinque anni mi risulta più difficile. Nel calcio non mi sono mai arricchito e nel prossimo contratto vorrei arricchirmi, lo sento come obbligo alla mia famiglia».
Il contratto. E così quello del suo contratto con il club azzurro è diventato nuovamente un argomento caldissimo. Sarri lo rinnovò con De Laurentiis a giugno scorso: venne ridefinita una nuova intesa alla scadenza del suo primo campionato con il Napoli chiuso al secondo posto con la qualificazione nella Champions diretta
Il progetto futuro. In calendario non sono fissati incontri per ridiscutere le modalità economiche del suo contratto. In ballo adesso c’è solo la Champions League diretta (il Napoli è già certo dei preliminari dopo la sconfitta di ieri della Lazio): oggi è in programma una giornata cruciale con la trasferta degli azzurri a Torino e l’impegno della Roma all’Olimpico contro la Juve. Più avanti,presumibilmente a fine stagione ci sarà il confronto su quello che sarà il programma di potenziamento della prossima stagione. E Sarri sull’argomento ha confermato il concetto che questa squadra non è semplice da migliorare. «Per rinforzarla bisogna prendere giocatori di livello straordinario che hanno un costo straordinario. Quindi è evidente che è difficile rinforzarla, se non attraverso l’inserimento di giocatori forti ma giovani nella speranza che poi diventino straordinari». La prima richiesta di Sarri è stata la riconferma dei big: dopo Insigne, Mertens sta per firmare, come annunciato da De Laurentiis. «Mi fa piacere, non so se Dries stia per firmare o meno ma lo ritengo un giocatore fondamentale in questo gruppo, in questo progetto. Quindi le parole del presidente mi fanno sicuramente piacere». Lo step successivo sarebbe lo scudetto, visti gli ultimi anni in cui il Napoli, tra Champions ed Europa League, è entrato stabilmente in Europa. Sarri andrebbe un giorno in Premier dopo aver vinto lo scudetto? «Parlai di estero. Sarebbe bello andarci dopo aver vinto qualcosa in Italia, questo è palese. Ma penso a Torino ora, per noi è fondamentale per questa stagione e per impostare la prossima. Voliamo bassi e pensiamo al Torino che in casa ha fatto ottimi risultati. Belotti è fortissimo e non verrà marcato solo da Koulibaly: dipende dalla zona dove si muoverà. Ma noi vogliamo il secondo posto».
Tifo Higuain. Già, per il secondo posto è decisivo un colpo a Torino ma servirà anche l’aiuto della Juventus che non dovrà perdere a Roma. Ed ecco che un aiuto stasera potrebbe arrivare proprio dal grande nemico, il Pipita, che ha lasciato Napoli per legarsi alla Juve. «Tifare Higuain? Per lui potrei anche farcela… Gonzalo è un fenomeno, ha disputato grandi stagioni con noi e ora con la Juve. L’aspetto più importante è che si è sempre comportato bene: per questo ho affetto per lui, anche se ci sono rimasto male per come ci ha lasciato. Poi, essendo un fuoriclasse è normale che possa segnare anche a Roma». Confida in un gol di Higuain e non ha dubbi su quello che sarà l’atteggiamento della Juve. «Non penso che la Juventus faccia una partita diversa da quelle che gioca normalmente perché se io fossi io il loro allenatore vorrei chiudere il discorso per poter preparare al meglio, a parte poi la coppa Italia, quella che è la partita più importante della stagione».
La non contemporaneità. Sarri sottolinea il suo rammarico per il fatto che non si giochi in contemporanea. «Penso che sarebbe molto più giusto a questo punto della stagione mandare in contemporanea le squadre dello stesso gruppo di classifica. Ritengo sia un fatto di correttezza sportiva perché è chiaro che il nostro risultato potrebbe influenzare l’atteggiamento della squadre che giocheranno dopo». Infastidito anche dal fatto che si giocherà alle 15, in un orario caldo e allarga il discorso al manto erboso. «Fin quando in Lega non diranno che da noi non è come la Bundesliga… Ci saranno 27-28 gradi e in campo se ne percepiscono 37-38. Per offrire uno spettacolo all’altezza bisognerebbe giocare di sera. E anche i terreni dovrebbero essere migliori: lo dico perché sono un amante del calcio e non per trovare giustificazioni. Altrimenti prendiamoci il miliardo dalla tv e basta».
Fonte: Il Mattino