Vamos: e son partiti, da un bel po’, alla ricerca d’un calcio che riempia gli occhi (e non solo), di giovani che integrino il Progetto, di talenti da inserire in quel 4-3-3 che ha matrice italiana e però anche contaminazioni spagnole. Il mercato, adesso, entra nel vivo, però c’è stato un tempo, assai recente, in cui sono cominciate le perlustrazioni e Giuntoli ed i suoi uomini hanno preferito andare sul sicuro, in quel macro universo in cui abbonda l’alta qualità capace di abbattere un luogo comune dinnanzi al quale De Laurentiis ha sorriso: «Gli spagnoli, mi dicevano, non sono adatti al nostro calcio». Il futuro è adesso e a questo Napoli che vive ormai tra le stelle – e sogna quelle della Champions – la Spagna piace, eccome: un esterno basso, un esterno alto, poi poc’altro ancora, forse persino niente, ma per la scrematura ci sono voluto viaggetti in serie in penisola iberica. Fonte: CdS