La revoca della squalifica di Lionel Messi da parte della FIFA non va giù a Diego Armando Maradona. Intervistato da Olé il Pibe ha lanciato un’altra bordata alla Pulce: “Voglio chiarire che a Infantino non ho chiesto nulla, né Infantino ha a che vedere col tribunale sportivo. Gli hanno ridotto la squalifica per la storia di sempre con i grandi, è incoerente. Leo meritava una giornata di squalifica in più, lo dico con il cuore in mano. Sono contento come argentino e per Messi, e perché torniamo a credere nel sogno mondiale. Messi? Non è da aggredire, l’ho allenato un anno e mi è sembrato più un peluche che un giocatore di calcio”. Non puà non parlare della Seleccion, Diego: “Sampaoli avrebbe già dovuto iniziare e lasciare il Siviglia, il Papu Gomez non può mancare dai convocati, ma questo è un pensiero mio”.
Non può poi non rivolgere un pensiero all’ ex manager Cyterszpiler, morto suicida: “Mi hanno fatto vedere le foto, non potevo crederci, era una persona forte di testa. Stava passando un momento familiare difficile, ma non mi è mai passato per la testa che potesse suicidare. Non credo che una donna possa ucciderti, ti può far soffrire ma non ucciderti. Aveva i suoi figli per vivere”. Una frase poi sibillina, rivolta a Icardi? “Sono stato tradito, ma io non l’ho mai fatto. Io non dico morte ai traditori, però devono pagare e non li perdono”.
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