In circostanze strane, è morto Jorge Cyterszpiler, primo procuratore di Maradona

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Proprio nel giorno in cui Diego Armando Maradona torna a sedersi su una panchina da allenatore dopo 5 anni – ha firmato con una squadra di B degli Emirati Arabi – arriva la notizia della scomparsa del suo storico manager. È morto ieri a 58 anni Jorge Cyterszpiler, primo procuratore e per anni – fino a un divorzio burrascoso – grande amico di Diego, conosciuto da giovanissimo. Cyterszpiler è morto cadendo nel vuoto dal settimo piano di un hotel della zona di Puerto Madero, zona del porto diventata negli ultimi anni tra le più alla moda di Buenos Aires. Per i media argentini si tratterebbe di suicidio. Ma la ricostruzione presenta ancora punti piuttosto confusi. Secondo le informazioni delle forze dell’ordine, l’uomo alloggiava nella stanza 707 dell’hotel Faena ed è caduto in una terrazza interna del secondo piano. Negli ultimi tempi, Cyterszpiler era malato e si era separato dalla moglie. A causa di questi avvenimenti, dopo l’insorgere della depressione, era accompagnato da un terapeuta che era con lui anche ieri. Secondo la polizia locale, l’ex manager di Diego avrebbe approfittato di un momento in cui era da solo per lanciarsi nel vuoto. Jorge e Diego si erano conosciuti da giovanissimi, quando il primo – di origini polacche – abitava a pochi isolati dallo stadio dell’Argentinos Juniors, dove il secondo dava già spettacolo fin dalle giovanili. Così a soli 19 anni Jorge diventò agente di Maradona, primo caso nel calcio argentino, e i suoi studi di Economia furono utili in un mestiere che era da pionieri. Un’unione professionale iniziata nel 77 proprio con il trasferimento dall’Argentinos Juniors al Boca, per tre giorni. Ne rimase incantato e si convinse, e poi persuase Diego, che Napoli era la città giusta». Un pressing unito a quello di Gianni Di Marzio, il primo scopritore europeo del Pibe: «Di Marzio venne in Argentina – raccontò poi Cyterszpiler – a casa dihe fece decollare la carriera di Maradona e che valse a Cyterszpiler 600mila dollari di commissione con cui comprò due appartamenti. E conclusa proprio con il passaggio al Napoli. Dino Celentano, dirigente azzurro scomparso due anni fa, raccontò che per convincere Diego fu decisivo l’incantesimo di Ischia su Jorge. «Lo invitammo in barca, gli facemmo fare un giro del Golfo e poi lo ospitammo all’Eden, vicino casa mia, Maradona, per parlare con me e con Diego e convincerlo a venire al Napoli». Proprio nella prima stagione di Napoli termina il rapporto con Diego, che si affida a Guillermo Coppola. Cyterszpiler è esautorato dalla vice presidenza della Maradona producciones, una separazione brusca e improvvisa: «Gli ho voluto bene, gliene voglio e gliene vorrò: non dirò mai parole cattive su Diego, è il mio concetto di amicizia». Ma Maradona lo accuserà, anni dopo, anche dell’enorme contenzioso con il Fisco italiano: «Firmai un contratto col Napoli esentasse. Senza dubbio si è trattato di un errore di chi si occupava dei miei affari all’epoca». Dopo l’addio a Maradona Cyterszpiler si dedica a eventi extrasportivi, poi torna a fare l’agente di calciatori. A lui, tra gli altri, sono legati gli arrivi al Napoli del «Pocho» Lavezzi, nel 2007 dal San Lorenzo, di German Denis e di Mariano Andujar, il portiere oggi all’Estudiantes e che tuttora era seguito da Cyterszpiler, procuratore tra gli altri anche di Luciano Vietto del Siviglia e di Martin Demichelis del Malaga. La morte di Cyterszpiler arriva nel giorno in cui Diego Maradona torna a fare l’allenatore: contratto di un anno con il Fujairah, squadra di serie B degli Emirati Arabi. L’ultima esperienza in panchina per Maradona era stata sempre negli Emirati Arabi, nella stagione 2011-2012 con l’Al-Wasl, guidato per un anno e due mesi prima di venire esonerato.

Il Mattino

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