Attacco azzurro – di A. Tullio: “Filosofia di un calcio superiore alla media”
Dries e Lorenzo. Goal, emozioni, rimpianti per qualche goal che poteva esser e non è stato. Callejon dall’altra parte cuce e lavora Hamsik prova a costruire sempre il solito dogma “da sinistra a destra” mentre il Napoli corre. Corre tanto e bene, non si distrugge a rincorrere gli avversari perché sceglie di avere la palla e farla correre. Corre Callejon che costringe il terzino cagliaritano ad una partita difficile fatta di diagonali e recuperi. Corre Insigne che cuce, incanta, inventa, e segna. Intanto Dries fa 30: goal e numero di compleanni. Il processo alchemico di trasformazione da ala part-time a centravanti vero sta tutto in questa gara. Corre da centravanti vero, chiama gli spazi e li attacca. Accorcia sul compagno e crea il vuoto dove una maglia azzurra ha sempre modo di inserirsi. Filosofia di un calcio superiore alla media. Il Napoli ne fa tre ed il Cagliari rimane spettatore di un gioco che non fa rimpiangere campioni del passato. Il Cagliari rimane spettatore al cospetto di una squadra che mette all’angolo il Real Madrid e la Juve. Nulla può contro un attacco che raccoglie gioco e consensi da parte di tutto il mondo avversari compresi. I minuti che scorrono raccontano di una metà campo che dialoga velocemente sulle fasce ed attacca i terzini da una parte e dall’altra, di un attacco che sa aspettare anche i terzini della retrovia che arrivano al cross e sono decisivi. E’ un circo di quelli che incantano.
a cura di Alessandro Tullio