Il Napoli di Aurelio de Laurentiis e Maurizio Sarri è pronto ad alzare l’asticella. A Napoli sta partendo la fase 2.0. Lo scrive Ciccio Marolda sul Corriere dello Sport:
Il Napoli ci sta provando eccome! Perchè, nonostante quel che pensa qualche buontempone del pallone, ancora per quest’anno sarà assai diverso finire al secondo o al terzo posto. Questione di serenità di mercato e d’investimenti, ma anche di preparazione estiva priva di affanni. Per il Napoli chiudere “secondo” avrebbe un valore ancor più grande ed immediato. Perché mostrerebbe che ormai sono maturi i tempi per alzare l’asticella ed è evidente che il Napoli abbia voglia di provarci. Perché è evidente? Beh, che senso avrebbe altrimenti per il Napoli spostare in avanti certi ingaggi? Che senso avrebbe annullare a suon di danari, bonus e controbonus il rischio di partenze eccellenti e, contemporaneamente, interessarsi già a nuovi calciatori di spessore e d’esperienza? Ciò accade perché don Aurelio s’è convinto che il Napoli deve passare dallo status di promessa eterna a quello di legittimo pretendente allo scudetto e che nessuno in azienda deve avere più timore di pensare in grande. In verità, ci aveva provato già quattro anni fa, per questo portò a Napoli Benitez. Quella scelta diede il via alla costruzione d’una squadra più temibile e più forte, ma di concorrenza-scudetto manco l’ombra. Ebbene, tre anni dopo il Napoli vuole riprovarci. Partendo, però, da una filosofia diversa. Quella di una squadra dalla capacità di fare gioco. Ecco, se per il Napoli c’è una “fase 2” è proprio questa. Ma perché questo accada occorrono due cose: il secondo posto e una mentalità vincente (che non vuol dire solo giocare un gran bel calcio) che allenatore e squadra debbono mutuare da chi già pensa in grande.