Sarri: “Noi prendiamoci 12 punti e poi si vedrà…”

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Ma qui c’è ormai poco da capire: perché è tutto (terribilmente) chiaro e l’opinione la fa l’aritmetica. «Pensiamo a prendere dodici punti, poi si vedrà». C’è uno solo che invita a divagare, suggerendo di disegnare tracce di vacanza: come se fosse la stessa cosa finire secondi o terzi (e mica solo economicamente). «Infatti, noi vogliamo il secondo posto». S’avverte la salsedine, a Castel Volturno, ma anche un vago profumo di Champions: il passepartout, è nelle mani della Roma, però con destrezza il Napoli può (potrebbe) portarglielo via. «Non dipende da noi, ovviamente: se fanno il pieno, bravi loro. Ma noi non possiamo distrarci, dobbiamo essere umili ed affamati, avere le motivazioni che serviranno per battere il Cagliari e confermare dove siamo arrivati». La teoria secondo Sarri è la sintesi di un anno vissuto meravigliosamente e quando la sabbia, nella clessidra, sta per ultimare la propria corsa, ciò che resta stagliato all’orizzonte è l’immagine di certe notti in cui il Napoli s’è divertito divertendo. «Se penso che Juve-Madrid possa realisticamente essere la finale di Champions League, un po’ di rabbia mi viene: c’una possibilità su un miliardo di andare ad incrociare le due regine d’Europa e noi siamo stati così bravi da centrarla. Però poi mi porto dentro anche altro: il modo in cui le abbiamo affrontate, la possibilità – piccola ma viva – di poter buttar fuori i bianconeri in coppa Italia, il rimpianto per quei trenta secondi di Torino, il palo sull’1-0 con gli spagnoli al San Paolo. Comunque, possiamo essere orgogliosi di quanto realizzato; ma adesso, per cortesia, pensiamo al Cagliari». 

Fonte: CdS

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