Serie B, Baroni: “Finalmente ho rivisto il mio Benevento”
«Abbiamo riassaporato il gusto di una vittoria importante. Ora vogliamo essere protagonisti fino in fondo». Marco Baroni ha atteso con ansia che la sua squadra uscisse da quel tunnel buio in cui si era cacciata, ora può finalmente gridare con forza tutta la sua gratitudine verso un gruppo che non gli ha mai voltato le spalle. Suggestivi i festeggiamenti dopo il primo gol, con Ceravolo che si fionda dal tecnico fiorentino e con i giocatori uno sopra l’altro che diventano una massa giallorossa. «Ho sempre sentito la fiducia della società e il gruppo è stato sempre la nostra più grande forza».
GRUPPO UNITO. Nel derby più atteso dell’anno si è rivisto il vecchio spirito di squadra: determinazione e temperamento, le qualità che ha sempre chiesto Baroni. Ma insieme alla ritrovata forza mentale, il Benevento ha per lunghi tratti mostrato nuovamente le sue armi migliori: grande ritmo e giocate di prima e a grande velocità. Molti si sono chiesti come fosse possibile che una squadra in grado di giocare in maniera così intesa avesse conquistato appena 9 punti nelle ultime 12 partite (uno nelle ultime 4). Ma che il Benevento stesse tornando si era già intuito nella sfortunata trasferta di Cesena: «Quelle sono partite che possono ammazzarti: è stato davvero difficile uscire dal Manuzzi con 4 gol incassati dopo aver giocato un primo tempo di assoluto valore. Ma la squadra non ha mai mollato. Sabato ho mandato i ragazzi a casa, perché in ritiro questo derby non arrivava mai. Ma sapevo che prima o poi saremmo tornati a fare quello che sappiamo. E quando giochiamo così diventa difficile per tutti starci dietro. Psicologicamente questa era un’opportunità da cogliere. Avete visto il gol di Falco? Ha rubato il tempo all’avversario, mi ha ricordato il gol fatto in avvio di stagione al Verona. Noi non dovevamo ritrovare il gioco, quello lo abbiamo sempre avuto: ci serviva questa voglia, questa forza mentale».
ANCORA TUTTO APERTO. Benevento più forte anche delle difficoltà: erano già fuori gioco Melara e Cissè, a fine primo tempo ha perso anche Ciciretti: «Avevo pensato di mettere subito dentro Gyamfi per riproporre sulla destra i due esterni. Poi ho optato per Puscas che si sta riprendendo e che ha affiancato Ceravolo in avanti. Ho pensato che dovevamo continuare ad attaccarli, continuare ad essere noi stessi. E’ andata bene». Torna la fiducia, ma i play off sono ancora da conquistare: “Abbiamo tre gare difficili, è ancora tutto aperto».Corriere dello Sport